Vi fu un periodo dove un piccolo borgo dell'entroterra ligure diventò un vero e proprio crogiuolo di ispirazioni artistiche delle più disparate provenienze. Un variopinto, ed è veramente il caso di dirlo, gruppo di artisti, in particolare pittori guidati da Emilio Scanavino, dall'esuberante intraprendenza che, a cavallo tra gli anni '60 e gli anni '80, trasformò Calice Ligure in una piccola capitale dell'arte contemporanea.
Era l'epoca degli "Spegassi" finalesi, anni di forte e rivoluzionario fermento culturale ancor prima che artistico non solo nel Bel Paese; tempi che nella comunità calicese, in particolare in chi li ha potuti vivere da vicino, hanno lasciato un graditissimo ricordo tenuto in vigore dall'istituzione del museo della "Casa del Console".
Un "fuoco artistico" ripreso in un certo senso dagli alunni della quarta elementare dell'istituto calicese "Nicolò Sasso", nei giorni scorsi diventati artisti liberando tutta la propria fantasia in un progetto incentrato sull'arte contemporanea pensato dalle insegnanti i cui lavori sono stati esposti quindi presso il teatrino parrocchiale.
"Il percorso alla scoperta dell'arte inizia sempre da un incontro, l'atomo della creazione: il punto. Il punto è un semino che l'artista pianta con la punta della sua bacchetta, una scintilla meravigliosa, da cui ha origine un opera d'arte. Da questo semino parte una corsa che traccia nuovi sentieri: la linea. La magia della creazione artistica fugge dalla realtà e inventa un mondo che chiamiamo astrazione" spiegano le insegnanti.
Che spiegano anche il perché della scelta di questo tipo di corrente: "I pittori contemporanei sono molto amati dai bambini perché danno molta importanza alle emozioni, più che alla forma fine a sé stessa. La pittura contemporanea è istintiva e coinvolge grazie alla libertà di espressione. Attraverso l'arte esprimiamo le nostre emozioni, dalle più esplicite alle più difficili da nominare. 'Ogni artista esprime ciò che è' scrive Pollock. Questo viaggio fantastico attraverso la grammatica artistica, le forme. i colori, le tecniche e le nostre emozioni è solo un seme da annaffiare nel tempo, di questo meraviglioso mondo chiamato arte. Con il tempo potremo affinare tecniche e stili attraverso la storia di altri artisti e le loro opere ma per ora lasciamoci ispirare, usciamo in giardino e sperimentiamo".
Un'iniziativa che ha reso entusiasta e orgogliosa anche l'Amministrazione comunale, anche in memoria di quell'effervescente periodo artistico prima descritto: "Molte furono le iniziative da loro promosse per interagire attivamente con la cittadinanza e diverse videro come caratteristiche essenziali la partecipazione ed il coinvolgimento dei bambini. Ad un paio di esse ricordo aver partecipato pure io" ricorda il primo cittadino Alessandro Comi.
"Pochi giorni fa ho visitato in compagnia dell’assessore Enrica Brambilla la mostra degli alunni calicesi - prosegue il sindaco - Devo ammettere che ripensando alle iniziative degli artisti l’evento mi ha particolarmente rallegrato. Ringrazio personalmente il corpo docente e la direzione didattica per avere promosso una simile iniziativa ed in particolare la maestra Eleonora Costa, direttamente coinvolta nella realizzazione del progetto".
Da qui l'idea di dare maggiore visibilità alla mostra con un esclusivo spazio espositivo: "Ci è venuto spontaneo offrire ai giovani artisti la possibilità di esporre i loro lavori all’interno dalla casa comunale affinché possano essere ammirati da chiunque si dovesse trovare ad entrare in comune nei prossimi giorni e li ringraziamo per avere accettato. Veniteli a vedere, non ve ne pentirete. Viva l’arte, evviva la libera espressione artistica in ogni sua forma" chiosa Comi.