Dopo le due telecamere installate a Campochiesa d’Albenga in “zona Polveriera”, ovvero una in Regione Baffico e l’altra in Regione Pratogrande, sono state montate e già operative le ultime due in Regione Rapalline.
Dopo queste ultime installazioni, la frazione di Campochiesa d’Albenga ha quindi un totale di 15 telecamere. I dispositivi di videosorveglianza, di cui una OCR (per la rilevazione delle targhe) sono stati in parte autofinanziati dagli abitanti della zona, grazie al Comitato di quartiere nato nel 2018 appositamente per questo scopo, e in parte donate dal Comune di Albenga.
Grazie a queste importanti dotazioni, di concerto con il Comune di Albenga e con le Forze dell’Ordine, è possibile dare una risposta ai problemi legati alla sicurezza, in primis i furti negli appartamenti, problema che ha colpito parecchie famiglie della frazione anche più volte nel corso del tempo, oltre allo spaccio di droghe.
“L’obbiettivo è stato raggiunto anche grazie molti abitanti di Campochiesa che hanno sostenuto economicamente il progetto – spiega un portavoce del Comitato di quartiere -. Un grazie particolare va alla vecchia Amministrazione Comunale, in particolare all’ex sindaco Cangiano, all’ex assessore alla Polizia Locale Boscaglia, all’ex consigliere Varalli, all’attuale sindaco Tomatis, al vicesindaco Passino, all’assessore alla Polizia Locale Vannucci, all’assessore al bilancio Pelosi, al consigliere con delega alle Frazioni Calleri, al comandante della Polizia Locale Barbieri . Il Grazie più grande, ancora una volta, va a tutti coloro che ci hanno creduto e che lo hanno reso possibile, uno per uno”.
Il sistema di videosorveglianza è stato pensato in collaborazione con i Vigili Urbani di Albenga, con l’obbiettivo di risolvere, o comunque almeno avere un po’ di sicurezza in più, grazie agli ‘occhi’ puntati h24 per 365 giorni l’anno in tutta la frazione di Campochiesa.