“Decarbonizzare l’ambiente: è la parola d’ordine per rispondere ai cambiamenti climatici, i cui effetti sono sempre più devastanti. È ormai evidente: dobbiamo ripensare le strategie di approvvigionamento e per centrare l’obiettivo abbiamo vari strumenti. Tra questi figurano le comunità energetiche, che rappresentano una grande opportunità oltre che una forma d'azione collettiva sia per mitigare l’impatto sull’ambiente, sia per ridurre i costi in bolletta. Ma affinché i cittadini possano contribuire alla transizione con fonti di energia pulita e condivisa, vanno accompagnati: per accedere agli incentivi, dobbiamo sostenerli durante tutto l'iter autorizzativo, creando degli appositi sportelli dove possano portare a termine la burocrazia necessaria. È quanto auspichiamo con i nostri emendamenti alla legge di bilancio approdata in Consiglio regionale”.
Così, il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini.
“Il bilancio di previsione della Regione Liguria per gli anni finanziari 2023-2025 prevede alla missione 17 (energia e diversificazione delle fonti energetiche) fondi discrezionali per la “politica regionale unitaria per l’energia e la diversificazione delle fonti energetiche” con 4,6 milioni di euro quale cofinanziamento regionale del Por-Fesr 2021-2027 (previsione pluriennale per il 2024 15,2 milioni di euro, e per il 2025 17,5 milioni di euro). Con i fondi citati sarebbe opportuno predisporre la promozione delle comunità energetiche, compresa l’attivazione di sportelli di supporto”.
“Raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 è un obiettivo sfidante ma vitale, se vogliamo arginare la crisi climatica e costruire una società e un’economia migliore. Le Regioni hanno un ruolo centrale e la Liguria forse più di tutte dovrebbe ripensare le proprie strategie. I dati che riguardano la nostra regione, infatti, sono impietosi: siamo fanalino di coda, in Italia, per quanto riguarda le fonti rinnovabili. Sul consumo finale lordo di energia nel 2020, siamo all’ultimo posto con l’8% contro una media nazionale del 19%”, conclude Ugolini.