Attualità - 20 dicembre 2022, 12:16

Scuola, il ministero ribadisce il divieto all'utilizzo di cellulari in classe: "Mancanza di rispetto verso i docenti"

Il cellulare, secondo il ministro, rappresenta “un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti, a cui è prioritario restituire autorevolezza”

Niente cellulari in classe se non per scopi didattici. Il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara ha diffuso una circolare a tutti gli istituti scolastici italiani che di fatto conferma quello che era già contenuto nello statuto delle studentesse e degli studenti del 1998 e dalla circolare del Ministero del 2007, quando il ministro dell'istruzione era Giuseppe Fioroni.

Il cellulare, secondo il ministro, rappresenta “un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti, a cui è prioritario restituire autorevolezza”. 

"L'interesse delle studentesse e degli studenti, che noi dobbiamo tutelare, è stare in classe per imparare - spiega il ministro Valditara - distrarsi con i cellulari non permette di seguire le lezioni in modo proficuo ed è inoltre una mancanza di rispetto verso la figura del docente, a cui è prioritario restituire autorevolezza. L'interesse comune che intendo perseguire è quello per una scuola seria, che rimetta al centro l'apprendimento e l'impegno”.

Un divieto che non vale nel caso in cui cellulari o tablet sono utilizzati per scopi didattici. Con la circolare non vengono introdotte sanzioni disciplinari.

Il ministro ha fatto riferimento a uno studio della commissione del senato che ha evidenziato gli effetti dannosi fisici e psicologici dovuti all'uso dei dispositivi elettronici: miopia, diabete, ipertensione, aggressività, insonnia, alienazione, dipendenza, diminuzione della capacità di concentranzione, di memoria e di dialettica. "Nulla di diverso dalla cocaina", si legge nella relazione.

Redazione