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Solidarietà | 17 dicembre 2022, 07:50

Finale, si balla con lo Zonta Club che festeggia i suoi trent'anni: "Bilancio più che positivo, portiamo nel cuore ogni iniziativa"

Il 6 dicembre la festa in piazza, stasera 17 dicembre torna l'atteso "Stelle per una notte". Ne abbiamo parlato con la presidente Patrizia Colman

Finale, si balla con lo Zonta Club che festeggia i suoi trent'anni: "Bilancio più che positivo, portiamo nel cuore ogni iniziativa"

Sarà uno degli eventi più sentiti dell'anno dalla comunità finalese quello che tornerà a veder salire sul palco dell'auditorium "don Franco Destefanis" nei Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo diversi volti noti della società civile e politica locale. Eppure la quinta edizione di "Stelle per una notte" di stasera (17 dicembre, ndr), organizzato dallo Zonta Club di Finale Ligure è solo la punta di un enorme iceberg dell'opera della sezione finalese che pochi giorni fa ha spento le sue prime 30 candeline festeggiando insieme alle sue iscritte e ai tanti amici.

Era il 1992 quando le socie fondatrici Piera Ferruccio, Marianna Risino, Anna Cassullo e Carla Delfino decisero di portare anche nella cittadina rivierasca un "ramo" dell'organizzazione mondiale di servizio costituita agli inizi del secolo scorso con l'intento di migliorare, principalmente attraverso l'istruzione, la condizione della donna nel mondo promuovendone l'emancipazione. Si tratti di lavoro, di politica e di qualsiasi altro aspetto legato alla quotidianità.

Il tutto con un "bilancio più che positivo, tra i club storici della nostra provincia", commenta orgogliosa la presidente attuale, Patrizia Colman, giunta al suo terzo mandato biennale consecutivo: "Tante socie sono rimaste con noi, altre hanno scelto un percorso diverso e altre ancora sono entrate a far parte di questo club molto affiatato di cui ho l'onore e l'onere di aver ricevuto una fiducia che spero essere stata finora in grado di ripagare".

In questi tre decenni il club si è radicato nella comunità della cittadina rivierasca diventandone una realtà molto riconosciuta e apprezzata, nel cuore di diverse iniziative come quella che andrà in scena domani dalle ore 21 destinato a raccogliere fondi per un particolare progetto primo in Italia o anche l'ultima panchina rossa intitolata al ricordo di Angela Ferrero il 25 novembre appena trascorso. Sono solo le più recenti tra quelle intraprese, tutte con uno scopo, come detto: quello di svolgere dei "service" che puntano a migliorare la condizioni della donna e di farlo "mettendoci in gioco soprattutto per tenere il passo coi tempi. Pensiamo alla lotta contro la violenza sulle donne, quella di genere e contro i matrimoni precoci".

"Di cose se ne fanno tante, un po' anche grazie all'Amministrazione per la quale durante l'evento dei festeggiamenti per i nostri trent'anni ho voluto ricordare la figura di Claudio Casanova" dice la presidente Colman, che ricorda con orgoglio uno degli ultimi service svolti col suo supporto: "Penso al torneo di tennis della scorsa estate con premi equiparati nelle categorie maschile e femminile, altra enorme conquista del nostro club Zonta. Tutti i tanti eventi li ricordo e li porto nel cuore. Abbiamo lavorato col Centro Antiviolenza Artemisia Gentileschi, col reparto di Oncologia del Santa Corona, abbiamo organizzato un congresso sull'immunoterapia con specialisti del settore che si è rivelato eccezionale, ma questo sportivo lo abbiamo strutturato con Claudio. Diciamo si all'educazione e lo sport è questo, oltre a essere impegno e professionalità. Se non partiamo anche da questo per dare l'esempio...".

E lo sport è uno dei tanti veicoli scelti dallo Zonta Club finalese, come testimonia anche l'iniziativa della "Zonta Ride" che ha visto la scorsa primavera diverse socie del club attraversare la Liguria da Rapallo a Sanremo per raccogliere fondi a favore di un progetto educativo in Madagascar.

Il futuro davvero prossimo ora parla della serata odierna dove maestri e allievi tutti finalesi si sfideranno a colpi di ballo. Ma nel cassetto dei progetti sono tante le idee, una in particolare: "Stiamo cercando di organizzare un congresso un po' fuori dagli schemi sui sex offenders, ci mettiamo dalla parte di coloro che 'provocano violenza'".

Mattia Pastorino

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