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Attualità | 16 dicembre 2022, 13:42

Tpl, Olivieri (Provincia) risponde agli attacchi della presidente Sacone: “Dichiarazioni fuori luogo, c’è qualcosa da registrare”

Sempre più tesi i rapporti tra l’azienda di trasporto pubblico e l’ente provinciale, con il sindaco di Savona Russo che non le aveva mandate a dire sulla nomina del futuro direttore generale

Pierangelo Olivieri

Pierangelo Olivieri

Ci riconfronteremo un attimo perché probabilmente qualcosa da registrare c’è”.

Non le manda a dire il Presidente della Provincia Pierangelo Olivieri ai vertici di Tpl e quindi alla presidente Simona Sacone a margine del consiglio provinciale e della tanto attesa approvazione della relazione illustrativa per dare il via alla procedura di affidamento in house del trasporto pubblico locale.

Ieri nella commissione consiliare di Savona Sacone aveva infatti puntato il dito sulle tempistiche prolungate dell’iter e sul mondo politico.

Il tempo infatti è scaduto e non abbiamo più altre possibilità. C'è pero un po' di amarezza, abbiamo sempre ricevuto le rassicurazioni dalla parte politica che questo fosse l'indirizzo preciso ma non abbiamo sempre avuto la certezza che ci fosse davvero questa intenzione. Comunque abbiamo perso tanto tempo, energie, risorse, che avremo voluto e dovuto dedicare ad altri argomenti" aveva dichiarato Sacone.

Ma oggi il numero uno di Palazzo Nervi non le ha mandate a dire facendo capire così che ci siano delle frizioni difficili da sanare che potrebbero portare a scenari inaspettati.

Bisogna registrare i rapporti, i due soci che rappresentano la maggioranza relativa, la Provincia e il comune di Savona, si sono fatti portatori di proposte e indicazioni. Il nostro cda sta agendo in parte in maniere neanche richieste e ieri fanno dichiarazioni fuori luogo - ha detto Olivieri - Ci deve essere un rapporto fiduciario tra i soci e la presidente, l’amministratore delegato e tutti i consiglieri. Lavoriamo agli adempimenti di fine anno ma non abbassiamo l’attenzione su questo”.

Un altro tema che aveva acuito la tensione era legato alla nomina del nuovo direttore generale che l’azienda tramite un concorso interno annuncerà a breve e che vede in pole position Giulia Tassara.

Con il sindaco Marco Russo che aveva caldeggiato fortemente la designazione di questa figura da parte dell'azienda, accusata di aver perso tre mesi di tempo, "nei quali evidentemente la direttiva dei soci è stata disattesa" scriveva Russo, valutando "la normativa di riferimento nonché la procedura di selezione maggiormente idonea da adottare". Aveva quindi sottolineato come non si potesse ritenere in essere alcun tipo di discorso pregiudiziale tra il conferimento dell'incarico e il progresso delle pratiche di affidamento in house del servizio.

Luciano Parodi

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