A Pietra Ligure mobilitazione per sensibilizzare l’opinione pubblica ed evitare l’abbattimento delle due ville antiche in via Aldo Morello. Una vicenda a cui, dopo l'interesse del consigliere di minoranza Mario Carrara, ha fatto seguito la formazione di un comitato spontaneo finalizzato alla salvaguardia dei dei edifici.
"In merito alla finalità primaria del nostro Comitato, vale a dire la salvaguardia dell’integrità delle due ville antiche che si trovano in via Aldo Morello sulla collina del Trabocchetto comunichiamo che è prima di tutto doveroso rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che con il loro supporto ci stanno aiutando, direttamente ed indirettamente, a raccogliere documentazione e che soprattutto condividono il progetto di fermare l’abbattimento delle due antiche dimore - si legge in una nota diffusa a nome del comitato e firmata da Eleonora Gagliano ed Elvina Pastorino - Sottolineiamo che la questione riguarda tutti i cittadini di Pietra Ligure, molti dei quali si sono mostrati subito estremamente sensibili alla conservazione del patrimonio storico ed architettonico della nostra città, patrimonio che verrebbe sacrificato a vantaggio di una operazione immobiliare che, per di più, comporterebbe un notevole aggravamento della viabilità dove in realtà già ora il traffico veicolare è congesto. Siamo inoltre lieti che Associazioni Ambientali di rilievo nazionale ed internazionale si siano mostrate interessate alla questione e che agiranno secondo le modalità che riterranno più appropriate".
"Da parte nostra, siccome, allo stato degli atti, non risulta che l'iter di rilascio dei permessi a costruire si sia concluso, ma sia ancora in corso, confidiamo che un esame più approfondito e coscienzioso della pratica rilevi le svariate 'criticità' che sono emerse sospendendo definitivamente il proseguo di questa operazione - si legge ancora nella nota - È nostra volontà agire nelle vie che riterremo più opportune per tutelare il patrimonio storico architettonico di Pietra Ligure e la viabilità coinvolgendo e sensibilizzando su questi temi tutta la cittadinanza. A questo proposito stiamo valutando di ricorrere al TAR, tribunale amministrativo regionale, qualora venga rilasciato il permesso a costruire, chiedendo una sospensiva della validità dell’atto amministrativo concessorio".
"In questo caso poiché la questione ha come suo primo atto e presupposto la demolizione delle due ville antiche sussiste la condizione per una sospensiva poiché si tratterebbe di 'danno grave ed irrevocabile' che da tale atto si avrebbe con l'abbattimento delle due ville" concludono infine dal Comitato.