E' stato bastone, ora è diventata carota la questione legata al futuro e alla governance di Tpl Linea nel rapporto tra Provincia o Comune di Savona, o meglio tra i due massimi esponenti delle rispettive istituzioni.
L'oggetto del contendere che mette d'accordo il presidente Pierangelo Olivieri e il sindaco Marco Russo è la strada intrapresa dall'azienda nel rispondere all'esigenza palesata dall'Assemblea dei Comuni Soci di arrivare il prima possibile alla nomina di un nuovo direttore generale.
Nei giorni scorsi il primo cittadino savonese aveva invitato, quale socio di maggioranza, la presidente Sacone e i suoi uffici a mettere a punto un percorso per selezionare chi avrebbe dovuto ricoprire il delicato ruolo, nell'ambito della gestione aziendale. Il tutto nel solco dell'indirizzo dato dai sindaci.
Così invece non sembra essere stato e lo ha voluto evidenziare Olivieri con una sua lettera alla presidenza e all'attuale direttore Ferrari Barusso, dalla quale si evince il disappunto, condiviso col collega sindaco Russo, per un bando di selezione interna che "non integra adempimento del mandato conferito dall' Assemblea dei Soci all’unanimità" ma somiglierebbe piuttosto a una "mera riorganizzazione interna, mentre i soci avevano indicato come strategica l’individuazione di un Direttore Generale come previsto in statuto, scelto mediante selezione pubblica in modo da poter individuare le migliori competenze" spiegano da Palazzo Nervi.
Insomma, un ramoscello d'ulivo nel segno di quella tematica che parallelamente sta vivendo una "delicatissima e assolutamente prioritaria trattazione in corso", ovvero l'assegnazione in house del servizio tpl, porto a chi proprio pochi giorni fa sull'argomento era stato insolitamente duro e deciso chiedendo una diversa gestione dell'ente sovracomunale in una lettera inviata a tutti i 69 Comuni del savonese in vista delle prossime elezioni.
Lo stesso Olivieri, per via epistolare, ha affermato di aver preso atto "dell’ampio significato di quanto il sindaco della nostra città capoluogo ha inteso comunicare", chiedendo agli amministratori savonesi un supporto per dare continuità al lavoro degli ultimi quattro anni in maniera politicamente trasversale ma per far mantenere all'ente "un ruolo di raccordo, sintesi e regia, ma anche stimolo e proposta per tutto il comprensorio" conquistato in questo lasso di tempo secondo Olivieri.
"Viabilità, edilizia scolastica, trasporto pubblico locale, ciclo dei rifiuti, relative procedure autorizzative e di funzione e gestione impiantistica, sistema idrico integrato, sistemi di distribuzione energetici complessivi, immissione in ambiente, gestione delle aree naturalistiche e loro sviluppo e valorizzazione". Tutti temi e dossier da affrontare "in maniera unitaria, ragionata, strutturata e concreta" fino a portarli "all'attenzione, di volta in volta, dei soggetti competenti e preordinati".
"In questo ambito ho inteso e intendo lavorare nel mio ruolo istituzionale, obbiettivamente, senza falsa immodestia, raggiungendo importanti risultati e tracciando percorsi per addivenire in maniera concreta e obiettivamente possibile agli stessi" scrive Olivieri.
Ora la palla passerà alle forze politiche e amministrative. Nonostante sia arrivato anche l'annuncio del collega Canepa di Borghetto Santo Spirito di una sua candidatura, nessuno ha ancora chiuso le porte a un fronte unitario e compatto da presentare alle urne. Resta solo da capire quanto quello che sembra essere un nuovo fronte Olivieri-Russo potrà essere concreto o apprezzato da chi è chiamato a tessere le reti della prossima elezione del 9 gennaio.