“I cittadini di Albenga avranno le risposte che cercano. È vero, al Santa Maria di Misericordia non potrà esserci il Pronto Soccorso, ma la riorganizzazione in via di definizione risponde appieno ai bisogni dei cittadini. Non importa il nome che avrà, sarà importante che la somma dei servizi migliorerà e salverà le vite dei cittadini. È l’unica cosa che conta”. Il consigliere regionale Angelo Vaccarezza rassicura e spiega ai microfoni di Savonanews in che modo si stia lavorando in Regione per offrire la miglior Sanità possibile al comprensorio ingauno.
“Quando ad Albenga ci sarà Casa di Comunità, Ospedale di Comunità e Punto di Primo Intervento, integrato finalmente con Santa Corona, Dea di 2° livello con tutte le specialità acute, la Sanità erogata dal Santa Maria di Misericordia ingauno e dal Santa Corona di Pietra Ligure sarà della stessa qualità del binomio tra il Galliera e il San Martino di Genova” spiega il consigliere in Regione.
Ma la distanza, che non sono tanto i 12 chilometri tra i due ospedali, quanto i tempi di percorrenza su strade trafficate in un comprensorio vastissimo, che conta anche diverse vallate? “Abbiamo due Grifo in Liguria, di cui uno operativo pure in orario notturno: gli elicotteri sono la concreta soluzione al problema. Massima rapidità per trasportare il malato nel polo più idoneo per la patologia rilevata, non al più vicino. Ciò che salva la vita è andare nella struttura ospedaliera giusta subito, senza passaggi intermedi che mettono a rischio il paziente”.
Il nuovo piano sociosanitario, ancora in via di definizione, prevede anche l’ipotesi di partenariato pubblico privato che secondo il consigliere regionale “rappresenta un rafforzamento e potenziamento ulteriore dell’ospedale, per migliorare i servizi e il recupero dei tempi di attesa, senza pesare sulle tasche dei cittadini. L’ospedale resta pubblico. Questo non è privatizzare la Sanità: questo significa dare l’opportunità al cittadino di usufruire del servizio, che altrimenti dovrebbe andare privatamente, con costi diversi. Il territorio avrà le sue risposte, i cittadini avranno i servizi di cui hanno necessità: tutto ciò a prescindere dal fornitore, sia questo pubblico o privato convenzionato”.
“Ci stiamo adoperando per creare le condizioni ideali, anche a fronte della scarsità di professionisti. Abbiamo istituito un sistema ‘premiale’ per incentivare i medici. Ci sono problemi da risolvere e sono tutti all’attenzione. L’impegno è massimo. Noi vogliamo il bene dei cittadini”.
Queste le dichiarazioni del consigliere regionale a pochi giorni dall’incontro pubblico organizzato dal comitato “Senzaprontosoccorsosimuore”, che vedrà il professor Paolo Cremonesi al Teatro Ambra di Albenga per parlare dell’Ospedale e Pronto Soccorso di Albenga.
Il dottor Cremonesi è tra le massime autorità nel campo della medicina d'urgenza, direttore del Pronto Soccorso dell'Ospedale Galliera di Genova e presidente regionale della SIMEU (Società Italiana Medicina d'Urgenza).
“Organizzare l’ennesima manifestazione, seminando disinformazione e avanzando una richiesta con veemenza, sapendo che questa è già prevista (la lettera del 31 maggio che il sindaco Riccardo Tomatis ha inviato al presidente Toti richiedeva la riapertura del Punto di Primo Intervento), è come dire che per respirare serve ossigeno, per nuotare serve l’acqua, che per guidare serve la patente. Ed è, conoscendo la verità, un tantino scorretto. Il territorio ingauno avrà una Sanità che risponde alle esigenze dei cittadini, nonostante il Comune di Albenga”, conclude Angelo Vaccarezza.