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Attualità | 06 dicembre 2022, 12:15

Varazze e Albisola nel segno dei presepi, inaugurati all'Alpicella e nel Museo Trucco (FOTO)

Sono stati infatti inaugurati lo scorso fine settimana due allestimenti completamente diversi ma che rimandano alla storica tradizione

Varazze e Albisola nel segno dei presepi, inaugurati all'Alpicella e nel Museo Trucco (FOTO)

Manca pochissimo al Natale e non c'è simbolo più importante dei presepi. A Varazze e ad Albisola Superiore sono state infatti inaugurati lo scorso fine settimana due allestimenti completamente diversi ma che rimandano alla storica tradizione.

"La tradizione del presepe incontra infatti l'avanguardia futurista con una pregevole mostra che si tiene presso il Museo Trucco e che mette in luce il preponderante ruolo artistico che Albisola ha rivestito agli inizi del Novecento - spiega l'assessore alla cultura albisolese Simona Poggi - Il rinnovato interesse verso il Futurismo ha esortato la curatrice Barbara Checcucci ad ideare una mostra ricercata e di alto profilo con importanti opere legate al territorio. Un modo culturalmente valido per celebrare l'arte presepiale, un patrimonio artistico - artigianale a cui la cittadinanza è fortemente legata".

 La mostra "Presepi d'avanguardia: Martini, Tullio d'Albisola, Servettaz e Gambetti" è patrocinata dalla Regione Liguria e porta lo sguardo al passato, agli anni Venti, periodo in cui la ceramica albisolese torna alla ribalta a livello internazionale rinnovandosi non solo nel decoro, ma anche e soprattutto nella forma. 

Inizia così un periodo di sperimentazione che ha come protagonista Tullio Mazzotti, meglio conosciuto come Tullio d'Albisola: nella sua manifattura di Albissola Marina lavorano artisti quali Nanni Servettaz e Dino Gambetti e nascono innovative ceramiche di matrice futurista che si staccano completamente dalla tradizione per approdare a nuovi linguaggi espressivi. È proprio in questo vivace clima avanguardistico di rottura degli schemi pregressi che prendono forma queste nuove figure presepiali. 

 Nella mostra sono esposte importanti opere tra le quali il prestigioso "Presepe Strapaesano" di Tullio d'Albisola in terracotta policroma decorata sotto vernice, realizzato nel 1928 e composto da otto statuine di proprietà dell'Associazione savonese "A Campanassa" di Savona e il "Presepe piccolo" di Arturo Martini, maiolica policroma realizzata presso la fornace ILCA di Genova Nervi nel 1927. L'esposizione del "Presepe piccolo" crea un interessante fil rouge, in quanto dialoga con le ceramiche di Martini che fanno parte della collezione permanente del Museo. Altre opere saranno lo "Zampognaro" una scultura in ceramica policroma realizzata nel 1938 dall'artista Mario Raimondi presso la fornace ILSA di Albisola Capo e la "Sacra Famiglia," scultura in ceramica policroma realizzata su bozzetto dell'artista Dino Gambetti nel 1929 presso la manifattura Mazzotti di Albissola Marina. 

Molto interessanti anche le esclusive scatole rotonde in terracotta policroma decorata sotto vernice, realizzate per la ditta Unica dalla manifattura Mazzotti dal 1929. La mostra si avvale di un contributo scientifico di alto profilo redatto dal professore Nico Stringa dell'Università Cà Foscari di Venezia riguardante Arturo Martini e un importante testo critico relativo al tema strapaesano del professore Enrico Bittoto, esperto a livello nazionale sul Futurismo. L'allestimento è ideato riprendendo alcune caratteristiche fondamentali del Movimento Futurista e particolare importanza sarà attribuita anche alla sezione didattica. 

Nella chiesa di S.Antonio Abate della frazione varazzina dell'Alpicella invece spazio ad un presepe classico ma molto particolare.

"Un bellissimo presepe, comprendente ben 84 figurine facenti parte dell'antica rappresentazione della natività di Alpicella, di altezza compresa tra i 20 ed i 35 centimetri, realizzate in ceramica a gran fuoco e, per la maggior parte, dipinte a freddo - ha detto il sindaco Luigi Pierfederici - Una vera opera d'arte sapientemente curata ed allestita da Francesco Fazio con l'usuale attenzione ai particolari ed ai dettagli che da sempre ne caratterizzano le iniziative artistiche. Sicuramente un presepe da visitare ed assaporare nella sua bellezza e semplicità".

Luciano Parodi

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