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Attualità | 04 dicembre 2022, 12:20

Cgil e Uil Savona bocciano la finanziaria 2023: "Una manovra iniqua e ingiusta"

Venerdì 16 dicembre sciopero generale di 8 ore in Liguria: manifestazione a Genova

Cgil e Uil Savona bocciano la finanziaria 2023: "Una manovra iniqua e ingiusta"

"Cgil e Uil Savona bocciano la finanziaria 2023 perché aumenta la precarietà, premia gli evasori e delinea un arretramento del Paese". Lo affermano Andrea Pasa e Sheeba Servetto, rispettivamente segretari savonesi della Cgil e della Uil.

"La finanziaria del Governo Meloni è sbagliata - proseguono - Una manovra iniqua e ingiusta, che proveremo con ogni mezzo a cambiare ad iniziare dalla proclamazione dello sciopero generale regionale di 8 ore previsto per venerdì 16 dicembre. Ad un anno esatto dallo sciopero generale indetto proprio da Cgil e Uil contro la legge di bilancio del Governo Draghi, le condizioni del Paese e della nostra provincia vivono uno dei momenti più difficili della loro storia. Tutta la provincia di Savona si sente più che mai coinvolta nello sciopero del 16 dicembre proprio per la particolare difficoltà che sta affrontando negli ultimi anni". 

"Nel nostro territorio continua ad aumentare la povertà (1 persona su 5 in provincia di Savona è povera), la nuova occupazione è troppo fragile (il 93% dei nuovi contratti di lavoro è a termine), la situazione della sanità è drammatica con liste d'attesa infinite, il depotenziamento della sanità territoriale, la trasformazione di ospedali in ospedali di comunità, servizi e attività chiuse o ridotte nel periodo pandemico non ancora del tutto ripristinati (punti di primo intervento di Cairo Montenotte e Albenga, il punto nascita di Pietra Ligure) - aggiungono - Mancano all'appello circa 400 operatori sanitari solo nell'Asl2, le tante troppe crisi industriali sulle quali il governo non trova soluzioni perché non esiste una vera e proprio propria politica industriale e infine le questioni salariali , una vera e propria pandemia salariale che ha trascinato il nostro paese e soprattutto il nostro territorio a livelli molto bassi (la media delle retribuzioni orarie è la più bassa del nord ovest) e delle pensioni".

"La nostra Provincia rischia un effetto domino, dove chi non ha occupazione non si vedrà più sostenuto il reddito di cittadinanza, generando ulteriore povertà. L’aumento della precarietà con la reintroduzione dei voucher produrrebbe in questo territorio ulteriore danno ad un lavoro sempre più precario e una fuga dei giovani verso altre realtà regionali e nazionali, impoverendo ulteriormente la provincia più vecchia della regione delle poche nuove generazioni rimaste. Proprio per questo a livello nazionale abbiamo proposto che si avviassero anche con questa legge finanziaria riforme vere, costruite con il mondo del lavoro, ispirate dai criteri della solidarietà, della giustizia sociale, fondate sulla qualità e la stabilità del lavoro, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e su nuove politiche industriali capaci di prospettare un nuovo futuro per il Paese. Ma le misure contenute nell’attuale legge di bilancio (almeno quelle che non si limitano a prorogare provvedimenti del Governo Draghi) vanno in una direzione diversa dei bisogni reali delle persone, delineando un arretramento del nostro Paese: accresce la precarietà anziché contrastarla, non riduce il divario di genere, premia gli evasori e, con la flat tax, aumenta l’iniquità del sistema fiscale".

"Una manovra che non interviene strutturalmente sulla pandemia salariale che sta impoverendo tutte le persone che per vivere devono poter lavorare dignitosamente, e che riduce di fatto le risorse necessarie per sostenere la sanità, la scuola e il trasporto pubblico. Inoltre, la manovra non stanzia adeguate risorse per i rinnovi contrattuali dei pubblici dipendenti, mortificando il ruolo del lavoro pubblico. Inoltre non modifica la legge Fornero e cambia senza alcun confronto preventivo il meccanismo d'indicizzazione delle pensioni in essere. Per questo Cgil e Uil di Savona chiamano a raccolta lavoratrici, lavoratori, pensionati e disoccupati alla partecipazione dello sciopero generale di venerdì 16 dicembre e alla manifestazione che si terrà a Genova. Abbiamo atteso risposte dalla politica che non sono mai arrivate: è tempo di mobilitarsi" concludono Pasa e Servetto.

Redazione

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