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Attualità | 03 dicembre 2022, 19:30

Waterfront di Savona, viaggio del Fai dal grattacielo Leon Pancaldo, la Torretta e il Brandale passando per la torre Orsero (FOTO)

Un vero e proprio percorso urbano che ha visto illustrate le tappe della rigenerazione del porto in relazione allo sviluppo della città

Waterfront di Savona, viaggio del Fai dal grattacielo Leon Pancaldo, la Torretta e il Brandale passando per la torre Orsero  (FOTO)

Dalla torre Leon Pancaldo al Brandale passando per la torre Bofil.

La pioggia non ha fermato i volontari del Gruppo Fai Giovani e un gruppo di savonesi che si sono immersi nel percorso urbano che ha visto illustrate le tappe della rigenerazione del porto in relazione allo sviluppo della città di Savona scoprendo così insieme ai volontari del Gruppo FAI Giovani che cosa hanno in comune il grattacielo Leon Pancaldo e la Torretta, il complesso Orsero e le torri del Brandale. 

 "Abbiamo raccontato lo sviluppo del waterfront di Savona in base ai suoi avvenimenti storici più importanti, si è parlato appunto della percezione dell'architettura - spiega la volontaria Fai Michela Vernazza - Siamo partiti dalla Torretta, del grattacielo di fronte eretto nel 1938 e di come questi sbalzi storici abbiano redelineato il centro della città e le sue funzioni. Un porto che viene interrato fino ad oggi come ha cambiato la sua visione e l'occhio ad esempio creando un ponte che unisce il porto e il centro, già quello a livello sociologico unisce due luoghi che senza il restyling sarebbero a se stanti. Ci siamo fermati poi sotto la torre Orsero costruita da un gruppo di architetti e a capo di tutto il progetto c'era Riccardo Bofill. Abbiamo finito al Brandale parlando poi del Festival".

"Gli edifici storici che connotavano la società vennero sostituiti da un punto di vista dimensionale da altri edifici, il grattacielo Leon Pancaldo dal 1938 e la Torre Orsero che svetta sul quartiere della Darsena e che fa parte del più grande progetto di riqualificazione del waterfront. La descrizione da un punto di vista architettonico non si è articolata su una mera spiegazione ma su un aspetto percettivo e in particolare sulla percezione dell'edificio alto" la spiegazione di Alessandro Piovano.

"Siamo passati a descrivere tutto quello che le persone vedono e non vedono. Nonostante il tempo abbiamo cercato di portare lo sguardo a tutta l'altezza di questi edifici, dal grattacielo Leon Pancaldo da un lato alla Torre Orsero dall'altro, costituiscono la porta della città dal mare e sono due elementi che si contrappongono, uno rappresenta un'architettura di stile razionalista mentre la torre rappresenta uno stile post moderno - continua - abbiamo poi concluso con un aspetto più urbanistico legato alla connessione, per riconnettere il quartiere della Darsena con la città. C'è un parallelismo fra le due sponde della Darsena quella storica e il nuovo quartiere. Da un punto di vista sociologico creano un collegamento visuale e psicologico tra la Darsena e la città di Savona, tra il passato e il presente".

L'iniziativa si inserisce all'interno di CONNEXXION, Festival Diffuso di Arte Contemporanea e verrà riproposta dai volontari del Fonda Ambiente Italiano.

Luciano Parodi

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