È alla sua prima esperienza letteraria, ma è già partito alla grande l'alassino Marco Bertolino che venerdì 2 dicembre alle 21 presso i locali della Società Operaia Mutuo Soccorso Alassio presenterà il libro “Vento Alto”, vincitore del diploma d’onore al premio letterario Milano International e tra i premiati alla X edizione del concorso letterario internazionale “Locanda del Doge” 2022 a Rovigo. L’evento di presentazione vedrà l’introduzione a cura di Giovanni Parascosso, presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso, e interventi di Tiziana Minacapilli.
“Vento alto” è un romanzo che ha per protagonisti gli alberi, la natura, le tradizioni, la storia dei luoghi attraversati dall'autore durante i suoi viaggi in motocicletta. È un dialogo intimo tra la natura, l'essere umano e i suoi bisogni, un viaggio ricco di soprese, di umanità e valori.
Ma come è venuto in mente a Bertolino, che nella vita fa l’avvocato ad Alassio, di scrivere un romanzo? “Era da parecchio che ci pensavo e l’idea era scrivere qualcosa sugli alberi – spiega -. Iniziai così a viaggiare in sella alla mia fedele moto per visitare alberi monumentali, non solo in Liguria. Raccoglievo e conservavo informazioni, ma non avevo ancora idea del modo in cui organizzarle, anche perché non volevo realizzare un manuale, ma l’intenzione era di integrarli in una storia. Un’attività di ricerca durata a lungo e messa in un cassetto”.
Poi, un giorno arriva la storia. Si presenta purtroppo con un tragico evento nel settembre 2020: la morte dei genitori dell’autore, a pochi giorni di distanza uno dall’altra. “Sono rimasto molto turbato – racconta -. Ma proprio quel dolore profondo nell’anima mi ha suggerito la storia da raccontare: gli alberi come metafora della vita. A gennaio del 2021 la narrazione ha preso l’avvio andando a sondare i valori, mi sono aperto verso me stesso e il lettore, ho fatto tesoro di tutti i racconti narrati dalle persone che ho incontrato, ho imparato tanti segreti nascosti tra i grossi trochi e le sottili foglie. Così – conclude -, sempre sotto metafora, parlo anche di diritti: della natura e dell’essere umano”.
“Un viaggio bellissimo incontro alla natura – scrive nella prefazione di "Vento Alto” la poetessa Franca Moraglio Giugurta -. Capace di risvegliarci dall’opaco torpore e dalle insicurezze di questo periodo monocromo, per condurci a meditare lunghi pensieri, freschi, passati e presenti, che mettono in movimento i cinque sensi e ci conducono nell’ampio respiro della natura, alle nostre radici, ai nostri ricordi, al futuro e alla vita”.
Un romanzo “ecologico” per l’ambiente e per l’anima.