Attualità - 01 dicembre 2022, 18:04

In Liguria 1 persona su 5 a rischio povertà, la Cgil tiene alta l'attenzione: "Mettere in discussione reddito e pensione di cittadinanza è scorretto"

Oggi convegno in comune a Savona. Ad ottobre 2022 erano 5.484 i percettori di reddito di cittadinanza ai quali si devono aggiungere 652 percettori di pensione di cittadinanza per un totale di 6.139 persone

In Liguria nel 2021 oltre 1 persona su 5, 329mila persone, sono a rischio povertà o di esclusione sociale. In due anni passati dal 17.5% del 2019 al 19.8% del 2020 al 21.6% del 2021: dato più alto tra tutte le regioni del Centro Nord.

Questo l'allarme che è stato lanciato tramite i dati dell'Ufficio Economico della Cgil Liguria esposti durante questo pomeriggio nella Sala Rossa del comune di Savona durante il convegno “Porca miseria: alleati per contrastare povertà e diseguaglianze” organizzato dalla Camera del Lavoro savonese, lo SPI-Sindacato Pensionati Cgil e gli Auser provinciali.

L’iniziativa è nata per discutere e far convergere l’attenzione generale su un tema che sta colpendo profondamente anche la provincia di Savona, condividere le difficoltà che i diversi soggetti del territorio stanno incontrando nell’opera quotidiana per il contenimento delle ricadute che il fenomeno determina sulla condizione di vita per un numero sempre crescente di persone e famiglie, comprendere possibili iniziative territoriali condivise con l’obiettivo di rafforzare l’attività volta ad aiutare persone e famiglie in difficoltà.

Tra i dati elaborati è stato constatato inoltre che da ottobre 2022 erano 5.484 i percettori di reddito di cittadinanza ai quali si devono aggiungere 652 percettori di pensione di cittadinanza per un totale di 6.139 persone.

"Stiamo incontrando molte persone e fra gli argomenti trattati per quello che riguarda lo Spi due catturano l'attenzione: la povertà e la sanità - dice Fausto Dabove, segretario Spi Cgil Savona - Con questo quadro generale andare a mettere in discussione strumenti come il reddito e la pensione di cittadinanza, mettendo già delle date, dei paletti, credo sia assolutamente scorretto ma è anche pericoloso rispetto al quadro sociale generale che c'è nel paese. Il riferimento non è tanto quanto al miglioramento di uno strumento, ma bisogna renderlo strutturale nel modo corretto e rendere certo un reddito che ha rappresentato un grosso aiuto". 

“Si discute troppo poco su questo tema pur essendo un problema che interessa centinaia di persone nella nostra città e nella nostra provincia" ha dichiarato Andrea Pasa, segretario generale della Cgil Savona.

Sono intervenuti durante il convegno il Vescovo di Savona Calogero Marino, il Segretario Generale Cgil Liguria Maurizio Calà, Roberto Rossini portavoce di Alleanza contro la Povertà, Anna Cossetta Direttrice della Fondazione Agostino De Mari e Gianmario Gazzi Presidente Nazionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali, Enti ed Associazioni del territorio.