Attualità - 01 dicembre 2022, 17:08

Feste di Natale senza luminarie nel cielo di Finale. Geremia (Lega): "Una scelta triste". Bricchetto: "La gioia non si fa con le luci"

La consigliere del Carroccio: "Per la spesa si potevano richiedere fondi regionali. Occasione turistica mancata". L'assessore: "Preferiamo aiutare i cittadini. Promozione? Non si fa con le luminarie ma col lavoro fatto finora"

I fuochi d'artificio durante il Capodanno 2020: quest'anno tornerà il concertone in piazza

Cominciano a calarsi poco alla volta nell'atmosfera del Natale le vie e le piazze di Finale, da Pia a Borgo a Varigotti. Insomma, ogni rione a suo modo sta colorandosi poco alla volta, grazie a vetrine e addobbi vari, dei toni tipici di un periodo che entrerà nel vivo già dalla prossima settimana in attesa dell'Immacolata Concezione che nella cittadina rivierasca in particolare, con la tradizionale fiera e non solo, è festività sempre molto sentita.

Quest'anno però, a illuminare i freddi pomeriggi e sere invernali non vi saranno le tradizionali luminarie natalizie. Una precisa scelta annunciata dall'Amministrazione comunale negli scorsi mesi a seguito del caro bollette che ha colpito anche gli enti pubblici chiamati a prendere decisioni anche impopolari come questa sui bilanci.

In città, ma soprattutto sui social, sono così ormai due le "fazioni" in questi giorni contrapposte dialetticamente l'un l'altra. Ecco quindi i favorevoli alla proposta del Comune, convinti dell'esempio dato di risparmio e vicinanza a chi si trova in difficoltà nel pagare le bollette, e chi invece proprio pare non apprezzarla affatto ritenendola una mancata occasione di promozione per il territorio e quindi col relativo rischio di lasciarsi scappare un'importante momento florido per l'economia locale.

Una "vox populi" condivisa della consigliere della Lega Marinella Geremia la quale, nell'ultima seduta del parlamentino finalese, non ha affatto nascosto la propria contrarietà alla mancanza di luminarie: "Mentre dalla Regione si parla di illuminazioni eccezionali, anche grazie all'utilizzo di lampadine a basso consumo energetico, anche in comuni limitrofi o comunque della zona che hanno per questo beneficiato del Fondo Unico Spettacolo a sostegno di queste manifestazioni. Perché il Comune di Finale non ha fatto altrettanto?".

"E' vero che siamo in un periodo di rincari energetici in cui tutti dobbiamo stare attenti - ha proseguito la consigliere del Carroccio - però qui si parla di promozione turistica in un periodo di bassa stagione in cui bisogna cercare di mantenere un certo afflusso di turisti. E' anche vero che con l'outdoor viviamo di turismo praticamente tutto l'anno, credo però si tratti anche di un discorso di rispetto verso i commercianti che investono sul comparto turistico. Sono scelte, ma questa mi viene da definirla triste essendo gli unici di questa zona ad averla fatta".

Un parere senza mezzi termini quello dell'esponente di opposizione al quale ha replicato con altrettanta fermezza l'assessore al Turismo, Clara Bricchetto: "Mi fa grande tristezza e mi dispiace non abbia colto la decisione dell'Amministrazione e mi spiace ancor di più Regione Liguria abbia scritto quanto scritto perché in questo momento noi cerchiamo di sostenere le persone e non di pagare le luminarie".

"In accordo con tutti i rappresentanti delle associazioni, degli albergatori e dei commercianti, abbiamo concordato di fare un Natale non triste perché la tristezza e la gioia non dipendono dalle luci com'è evidente. Finale non ha bisogno della promozione con le luci, la stiamo promuovendo da otto anni in modo grande e i risultati li stiamo vedendo tutto l'anno. E non saremo gli unici in tutta Italia, dove anche grandi città hanno spento i loro monumenti, ad esempio" ha proseguito l'assessore ricordando gli eventi in programma nel mese di dicembre e inizio gennaio.