Sanità - 30 novembre 2022, 18:13

Punto Nascite del San Paolo, l'assessore Gratarola: "Riacquisire anestesisti per consentire nuovamente la partoanalgesia"

Secondo l'assessore regionale alla sanità il reparto maternità non è in discussione: "È una necessità non solo per Savona"

Riacquisire un numero di anestesisti per consentire la partoanalgesia al momento non effettuata all'ospedale San Paolo.

Questo uno dei punti cardine per il rilancio del Punto Nascite dell'ospedale San Paolo di Savona, che secondo quanto detto dall'assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola a margine dell'inaugurazione del Centro Ictus, non sarebbe in discussione, anche se necessita di specialisti che possano effettuare la tecnica più completa ed efficace nel ridurre il dolore in corso di travaglio.

"Bisogna riacquisire un numero di anestesisti e la partoanalgesia è importante perché riduce il fatto che si verifichino parti cesarei, che le donne vadano a partorire a Mondovì (dove il trattamento viene effettuato) o che vadano a Genova" spiega Gratarola.

L'assessore regionale si è pure soffermato sul tema legato al reparto di maternità dopo che il sindaco Marco Russo nel consiglio comunale di ieri gli ha "tirato" le orecchie e la Toti Liguria ha risposto per le rime al primo cittadino savonese (leggi QUI).

"Non sono andato in consiglio comunale non perché sono un maleducato ma non c'è nulla da discutere in questo momento - ha spiegato Angelo Gratarola - Ma il piano socio sanitario regionale deve passare dalla conferenza dei sindaci che è il ruolo naturale dove l'assessore incontra gli stessi. Quando faremo questo passaggio non sarà comunque il documento ufficiale perché dovrà essere inviato al Ministero che potrebbe rigettarne una parte con richieste di spiegazioni e modifiche. Dopodiché torna e verrà fatto l'atto finale in giunta e in consiglio diventa ufficiale. Parlare di un documento che era in bozza che io ho trovato al mio insediamento, è parlare non del niente ma di qualcosa di embrionale".

"Il Punto Nascite di Savona una necessità non solo delle donne e dei bambini savonesi ma bisogna guardarsi a destra e a sinistra, c'è la Val Bormida, l'interazione con ospedale di Pietra e altri nosocomi che possono dare una mano - puntualizza - Savona è l'avamposto di ponente del genovesato e ad esempio la caduta del ponte ha tagliato la città e molti hanno cercato di venire a partorire qua al San Paolo. La creatura sanitaria è unica e Savona è un organo".