Un ulteriore ricorso alla Corte di Giustizia Tributaria Regionale in merito al sollecito del pagamento della Tari per gli anni 2018-2019 e 2021.
La Marina di Varazze, ente gestore del porto, ha contestato al comune varazzino il pagamento della tassa afferente a rifiuti prodotti su specchio acqueo da imbarcazioni rispettivamente per i tre anni per 125mila 229 euro, 164mila 966 euro e 123mila 371 euro per un totale di 413mila 566 euro.
L'amministrazione comunale ha così deciso di difendersi in giudizio affidando un incarico ad uno studio legale. Stesso iter che aveva messo in atto per difendersi alla Corte di Cassazione.
L'oggetto del contenzioso in quel caso era riconducibile alla Tari non pagata dalla società nell'anno 2017 per una cifra complessiva di 168mila euro, con la stessa che però aveva contestato la richiesta di pagamento del comune. Da lì era nato un contenzioso alla Commissione Tributaria provinciale di Savona che aveva dato ragione alla Marina di Varazze.
L'amministrazione però ha aveva deciso di fare ricorso contro la sentenza e la terza Commissione Tributaria Regionale della Liguria aveva accolto il secondo e terzo appello. Poi il ricorso alla Corte della Cassazione e il comune che si difenderà nell'ultimo grado di giudizio.
"Il contenzioso attiene alla competenza del Comune in relazione alla raccolta e smaltimento dei rifiuti prodotti nell'area portuale, in particolare per i rifiuti prodotti dalle imbarcazioni, con la conseguente asserita mancanza di potestà impositiva del Comune nella suddetta area" aveva spiegato la giunta nella delibera chiedendo così il pagamento della tassa dei rifiuti sulle imbarcazioni sia a carico della Marina, ma quest'ultimi non ci stanno visto che non possono avere pretese su rifiuti prodotti a bordo di imbarcazioni di soggetti privati fuori dal limite delle banchine.
A questo punto però in Commissione Tributaria verrà affrontato un ulteriore tassello del contenzioso.