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Politica | 26 novembre 2022, 07:45

Punto nascite di Savona, l'ex consigliere regionale Melis: "Fare azione politica organica per stanare eventuali agguati"

Un messaggio agli amministratori del territorio: "Devono promuovere atti di indirizzo politico chiari, con poco politichese"

Punto nascite di Savona, l'ex consigliere regionale Melis: "Fare azione politica organica per stanare eventuali agguati"

"La recente manifestazione sul punto nascite di Savona porta alla ribalta l'organizzazione sanitaria, tema di competenza regionale che ho seguito con interesse durante la mia esperienza passata in Consiglio Regionale. È corretto ricordare per tutti la genesi del dibattito: la revisione del piano socio sanitario attraverso il quale la regione disegna l'organizzazione sanitaria per il triennio a venire. Piano che, va ricordato, non è stato formalmente deliberato dalla Giunta regionale, tantomeno approdato nella commissione consiliare competente". Lo afferma l'ex consigliere regionale Andrea Melis.

"La questione è piuttosto semplice, fortunatamente direi, vi è stata una sorta di fuga di notizie su una versione preliminare del piano, probabilmente ancora negli uffici di Alisa, che ha portato alla luce la possibile proposta di chiudere il punto nascite - prosegue Melis - Bene hanno fatto tutte le parti che hanno affermato la contrarietà a questa ipotesi, al capoluogo di provincia ed il suo bacino di popolazione è naturalmente dovuto. Ora però si deve fare azione politica organica, per stanare eventuali agguati politici. La Quinta commissione consiliare regionale, come qualunque consigliere regionale, ha titolo ad accedere ad atti amministrativi ancora in redazione, quindi in ogni momento della loro genesi possono essere visionati e deve attivarsi senza indugio per avere il testo del documento come attualmente disponibile; se già fatto deve insistere con le proprie prerogative". 

"Vanno spenti sul nascere (per rimanere in tema) eventuali dualismi con l'ospedale di Pietra Ligure, che è dedicato all'emergenza/urgenza di secondo livello e se c'è un vero dualismo da dirimere è l'integrazione di questo con l'ospedale di Albenga - continua l'ex consigliere regionale - Fare attenzione ai numeri: come noto agli addetti del settore, come per i pronto soccorso, anche per i punti nascita, se si scende sotto un certo numero annuale, viene introdotto un rischio medico con maggiori probabilità di problemi tanto quanto scendono gli interventi. Logicamente vero, ma deve essere condotta un'analisi più approfondita sui numeri ad esempio, per Savona, se qualcuno volesse verificare i dati con un semplice accesso agli atti, raffrontato con il personale addetto, probabilmente attesterebbe che molti residenti del nostro bacino scelgono altre strutture. Il motivo? Magari non l'unico, ma ad esempio l'oggettiva difficoltà nell'avere un anestesista per l'epidurale è un fatto". 

"La naturale conseguenza è che chiedere sia confermato il punto nascite a Savona è sacrosanto, ma non basta il contenitore, serve anche il contenuto, ovvero il personale adeguato per la struttura. Come si sono già attivati, gli amministratori del territorio a prescindere dal colore politico, devono promuovere atti di indirizzo politico chiari, con poco politichese: il testo degli atti non deve lasciare spazi e zone d'ombra e sempre per gli amministratori locali e stakeholder vari, appena deliberato con atto di Giunta il testo, presumibilmente entro fine anno, attivarsi fin da subito per seguire l'evoluzione e le relative audizioni con gli atti del caso già consegnati alla regione, perché sia chiaro fin da principio quale sia la posizione. Qui si vedrà chi fa gioco di squadra per il territorio e chi per la sola parte politica".

"Per coloro che tentennano, politicamente parlando, va fatta adeguata comunicazione verso gli elettori: la memoria purtroppo è corta e chi governa la regione da 7 anni ha sempre lo stesso indirizzo politico; il tempo è galantuomo ma i problemi reali purtroppo no" conclude infine Andrea Melis.

Comunicato Stampa

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