Per ricordare le vittime di femminicidio ogni giorno, e non solo nella ricorrenza imminente del 25 novembre, il centro commerciale II Gabbiano di Coop Liguria a Savona ha installato nella galleria una panchina rossa, in collaborazione con la Questura di Savona e il centro antiviolenza Telefono Donna.
La panchina, che riporta anche il numero di emergenza 1522, al quale possono rivolgersi tutte le donne vittima di violenza e stalking, punta a mantenere accesi i riflettori sul tema e testimonia una presa di posizione forte contro ogni forma di abuso.
"Accogliamo con soddisfazione questa iniziativa di Coop Liguria e della Polizia di Stato — commenta la presidentessa di Telefono Donna Savona Giuliana Lavagna — che permette di mantenere alta I'attenzione sul terra della violenza contro le donne. La nostra associazione e attiva dal 1985 e dal 2008 è un centro antiviolenza accreditato: ogni anno, prendiamo in carico circa 200 donne, grazie a una rete di volontarie che si aggiornano continuamente, tra le quali sono presenti psicologhe, psicoterapeute, avvocatesse e mediatrici culturali. Lavoriamo in rete con le Forze dell'ordine, Pronto Soccorso, Servizi sociali, le Asl, la Pre ettura, i Distretti socio sanitari, i Comuni, le associazioni e facciamo prevenzione nelle scuole. Abbiamo sportelli a Cairo Montenotte e Quiliano e a breve ne apriremo altri a Spotorno, Varazze, Carcare. Svolgiamo questo lavoro ogni giorno e sappiamo bene che il fenomeno della violenza donne non sta diminuendo, sebbene oggi se ne parli più che in passato, quindi crediamo che una panchina rossa in un centro commerciale abbia valore se riesce a richiamare l'attenzione sul problema".
"La Polizia di Stato, con la campagna permanente "Questo non è amore", testimonia la propria attenzione sul tema della violenza di genere -spiega il Questore di Savona Alessandra Simone - in particolare, lo scorso sabato, in occasione del convegno organizzato dalla Direzione Centrale Anticrimine e dalla Questura di Savona, a Pietra Ligure, sul tema "L'ammonimento del Questore e il recupero del maltrattante nella lotta al femminicidio. Una sfida che si bisogna vincere sul campo", è stata presentata in anteprima nazionale la nuova brochure che quest'oggi abbiamo avuto il piacere di distribuire. Si tratta di un vademecum per prevenire il fenomeno della violenza di genere e per diffondere il concetto che "non si è mai soli". Esiste infatti una rete di protezione per le vittime di maltrattamenti, costituita da molti attori, istituzioni e realtà associative, impegnate sul fronte della tutela della vittima, ma anche sul recupero del maltrattante, come nel caso del "Protocollo Zeus". Sono convinta che nonostante la battaglia contro la violenza di genere sia ancora lungi dall'essere vinta, gli eventi come l'inaugurazione odierna, oltre a richiamare attenzione sul fenomeno, testimonino il necessario cambiamento culturale funzionale allo scopo".
"Questa — spiega Roberto Pittalis, Presidente di Coop Liguria - è solo la prima panchina che inaugureremo quest'anno: altre inaugurazioni sono già previste nei centri commerciali di Genova, Carasco e Albenga, sempre in collaborazione con le associazioni impegnate nel supporto alle donne vittima di violenza. L'impegno di Coop su questo tema è forte, grazie alla campagna "Close the gap" contro le discriminazioni di genere, che abbiamo lanciato lo scorso anno a livello nazionale. La settimana scorsa abbiamo annunciato che inseriremo il numero 1522 sulle confezioni di tutti i prodotti Coop e in queste due settrimane ricordiamo la numerazione di emergenza anche sui nostri scontrini. Inoltre, sosteniamo i centri antiviolenza locali attraverso la vendita di alcuni prodotti. Come sempre, sosteniamo e realizziamo iniziative sui territori per valorizzare il ruolo delle donne nella società e, per cambiare alla radice un certo tipo di cultura, stiamo affiancando l'associazione Movimenta, che ha avviato una raccolta di firme su Change.org per promuovere l'estensione del congedo di paternità".
"Il contrasto contro la violenza di genere deve durare 365 giorni all'anno e un arredo urbano in una piazza mantiene alta l'attenzione in un luogo quotidiano, è un simbolo che potrà contribuire a far scattare qualche campanello d'allarme. Un'iniziativa importantissima" dice la vicesindaco e assessore Elisa Di Padova.