La surgelazione è una tecnica di conservazione oggi ampiamente adoperata per far sì che gli alimenti deperibili possano raggiungere le tavole dei consumatori anche al di fuori dalla loro finestra stagionale.
Ha inizio da una rigorosa selezione delle migliori materie prime e prevede il raggiungimento di temperature molto basse in tempi estremamente brevi, per far sì che i prodotti possano mantenersi intatti fino al momento in cui verranno consumati.
Per fare in modo che carni, vegetali, pesce e piatti pronti surgelati presentino un elevato livello qualitativo è fondamentale gestire al meglio ogni fase della supply chain agroalimentare, svolgendo sempre tutto nel pieno rispetto della catena del freddo.
Una delle fasi che gioca un ruolo cruciale, in quest’ambito, è senza dubbio quella del trasporto a temperatura controllata, che fa sì che ogni processo avvenga attraverso mezzi refrigerati e senza variazioni di temperatura, dal momento in cui i beni lasciano lo stabilimento fino a quando raggiungono i banchi frigo dei supermercati.
Trasporto a temperatura controllata di surgelati e sicurezza alimentare
I trasporti surgelati a temperatura controllata, quindi, sono fondamentali per evitare eventuali interruzioni accidentali della catena del freddo e il successivo ri-surgelamento dei prodotti.
Difatti, qualunque falla nel trasporto di alimenti a temperatura negativa può sottoporre le merci a una variazione dei livelli termici, che potrebbe causare fenomeni di scongelamento responsabili di tutta una serie di carenze dal punto di vista igienico.
Con il surgelamento, infatti, i prodotti alimentari sono portati a temperature di gran lunga al di sotto dello zero -in genere tra i -18/-25°C-, con un processo che determina la formazione di micro cristalli di acqua in tempi talmente brevi da non causare alcun tipo di alterazione alla struttura dell'alimento.
Tuttavia, un eventuale scioglimento incontrollato dei cristalli, per effetto di un'involontaria oscillazione di temperatura, è responsabile della riattivazione degli enzimi precedentemente inibiti dal gelo: una circostanza che deve essere evitata poiché alla base dei processi di deterioramento che rendono gli alimenti tutt'altro che salutari.
Proprio per questo, oggi il mantenimento della catena del freddo è regolato da una rigida normativa Europea e da una serie di piani di autocontrollo HACCP che hanno lo scopo di assicurare che tutti gli stakeholder coinvolti nella filiera si impegnino costantemente per evitare questa eventualità.
Naturalmente, per avere la certezza di rispettare la normativa vigente è possibile avvalersi dei trasporti surgelati a temperatura controllata proposti da aziende di riferimento del settore, come per esempio STEF, che garantisce la conservazione dei prodotti sempre in un range compreso tra i -18° e i -25°C.
Un servizio efficiente, in cui produttori, trasportatori e distributori assicurino il rispetto dei regolamenti e l'utilizzo di strumentazioni che permettano di monitorare la temperatura in ogni anello della catena del freddo, è sinonimo di sicurezza alimentare e aiuta a ridurre significativamente i rischi derivanti dal consumo di un prodotto non correttamente conservato.
Trasporto surgelato a temperatura controllata e qualità organolettiche
Il trasporto a temperatura controllata assume un ruolo cruciale anche per quanto concerne la possibilità di fornire in fase di distribuzione una vasta quantità di prodotti dalle elevate qualità organolettiche.
Difatti, il rispetto della catena del freddo fa sì che i beni alimentari, una volta scongelati, siano del tutto paragonabili a quelli freschi nell'aspetto così come nell'aroma e nella consistenza, garantendo al contempo un importante apporto di vitamine e di sostanze nutritive.
Surgelati: come verificare che la catena del freddo sia stata rispettata?
Il trasporto a temperatura controllata è un processo che favorisce la distribuzione di un elevato quantitativo di cibi lungo una rete estremamente capillare. Ciò fa sì che prodotti agroalimentari di tutti i tipi possano giungere intatti in qualunque anello della distribuzione, soddisfacendo le diverse necessità alimentari di milioni di persone in ogni angolo del paese.
Tuttavia, l'acquisto e il consumo di un alimento surgelato deve essere necessariamente preceduto da un'accurata fase di controllo finalizzata ad accertare che, anche nei banchi frigo dei punti vendita, non si sia verificato nessun tipo di variazione termica.
Per farlo, basta semplicemente controllare, a livello superficiale, che l'involucro non presenti alcun deposito di brina e che il contenuto al suo interno, al tatto, non risulti agglomerato o sotto forma di blocchi di ghiaccio.