L'economia ligure è cresciuta nel 2022, ma preoccupa l'aumento dei prezzi che sta già portando a una riduzione dei consumi. È questo in sintesi il risultato dell'analisi 'L'economia della Liguria', presentato questa mattina dalla Banca d'Italia.
La crescita è stata diffusa, ma differenziata sui vari settori. L'industria un senso stretto ha rallentato segnando un incremento marginale in termini di ore lavorate, ma sono saliti i fatturati sostenuti dalla dinamica dei prezzi.
Cresce l'espansione anche nel settore terziario, con il turismo che ha segnato dati da pre pandemia. Nel 2022 la crescita del settore ammonta al 38,9%. Determinante per la crescita è stato anche l'aumento del traffico nei porti liguri, salito grazie alla ripresa di traghetti e crociere. In calo il traffico commerciale marittimo, sceso al 5,7% rispetto all'8,4% del dicembre 2021. In calo anche la cantieristica che fa segnare un -1,8%.
Prosegue la crescita delle compravendite immobiliari, cresciute di circa il 14% nel primo trimestre dell'anno rispetto al precedente periodo del 2021.
Tra i settori floridi anche quello dell'edilizia che ha beneficiato dei bonus per le ristrutturazioni, oltre che della prosecuzione dei lavori per le grandi opere, come il Terzo Valico e il modo ferroviario di Genova.
Bene il mercato del lavoro che ha fatto segnare una crescita soprattutto nei contratti a tempo indeterminato. Per quanto riguarda l'accesso al credito delle imprese, il report della Banca d'Italia sottolinea come i prestiti bancari al settore produttivo hanno decelerato dal 7% di dicembre allo 0,5% di giugno, arrivando allo 0,4% di agosto. Le condizioni di accesso al credito sono rimaste favorevoli, nonostante il lieve aumento dei margini applicati. La qualità del credito alle imprese si è mantenuta stabile.
Capitolo consumi: nel 2022 aumentano, ma in maniera minore rispetto al 2021, questo a causa dell'incremento dei prezzi che in Liguria ammontano all'8,7% a settembre, che riguardano soprattutto quelli delle materie energetiche, aumentati per il conflitto in atto tra Russia e Ucraina.
Secondo l'analisi di Banca d'Italia le transazioni immobiliari e i consumi hanno sostenuto la domanda di prestiti bancari da parte delle famiglie, cresciuti a un tasso del 4,2% alla fine di giugno, analogo a quello del 2021.