Politica - 17 novembre 2022, 17:30

Pietra, la sostituzione delle panchine sul lungomare fa imbufalire la minoranza: "Che vergogna buttare via delle strutture ancora così belle"

Il consigliere Mario Carrara: "L'amministrazione di De Vincenzi spende, spande, distrugge, tratta le cose comunali come se fossero cose proprie e soprattutto, dissipa e scialacqua i soldi pubblici"

"Che vergogna, buttare via delle strutture ancora così belle. Non recuperarle tutte o almeno le loro parti riutilizzabili per risistemarle invece di demolirle: che bisogno c'era di infierire ed agire così? Non si poteva lasciarle ancora sul lungomare e mettere le nuove in legno in altri posti dove mancavano? Quelle in lastre di pietra ci sono state per decenni e avrebbero continuato a resistere tanto erano forti. Quelle nuove di legno, fissate da quattro bulloni al pavimento, vedremo quanto resisteranno ai vandalismi, agli spostamenti arbitrari ed al salino del mare. E sono costate oltre 60.000 euro". Mario Carrara, consigliere di minoranza a Pietra Ligure, non nasconde una volta di più il proprio disappunto per la rimozione e la sostituzione delle panchine in pietra situate sul lungomare pietrese.

"Avevamo presentato anche un'interrogazione per chiedere quante fossero le panchine in pietra, quante fossero state recuperate, dove le avessero ricollocate - prosegue l'esponente di minoranza - abbiamo visto che ne hanno rimesso alcune in vari posti della città, tanto per buttare del fumo negli occhi e rifarsi un alibi. Ora l'interrogazione non serve più, si è visto dalle fotografie che fine fanno le panchine: in un container per essere portate in discarica. E le foto dimostrano dai loro pezzi smembrati che erano ancora recuperabili. Vergogna per questo spreco! Per come vengono trattati questi beni comunali, che non sono proprietà privata del sindaco De Vincenzi ma di tutti i cittadini perché le hanno pagate loro con tutte le tasse comunali al massimo e mai ridotte. Infatti, il 4 novembre scorso avevamo presentato una mozione da discutere in Consiglio che, tra le altre cose, chiedeva di sospendere la rimozione delle panchine in pietra, mantenendone la collocazione e preservare e conservare le parti di quelle già rimosse in modo da poterle riassemblare e dar loro una  ricollocazione. Poi, il 10 novembre successivo abbiamo presentato una interrogazione consiliare per chiedere quante panchine fossero state recuperate del totale di quelle esistenti e dove fossero state sistemate; in ultimo, se corrispondesse a verità che molte panchine, invece, di essere recuperate fossero state demolite e portate alla discarica".

"Ora, dopo queste fotografie non ci sono più dubbi - aggiunge il consigliere Carrara - l'amministrazione di De Vincenzi spende, spande, distrugge, tratta le cose comunali come se fossero cose proprie e soprattutto, dissipa e scialacqua i soldi pubblici. Fa questo perché si trova disponibile una massa di denaro imponente: più di 600 mila euro dei quali può disporre come vuole, a proprio piacimento; soldi che derivano dall'impressionante 'attivo' di bilancio di oltre 6 milioni di euro. Questa massa di danaro entrante deriva, a sua volta, dalla pesante pressione tributaria comunale volutamente mantenuta al massimo del massimo, nonostante non ce ne sia bisogno. Pressione che, nonostante le nostre reiterate proposte di riduzione dell'Imu, dell'addizionale Irpef, della Tari, non è mai stata fatta scendere di un centesimo. Malgrado la crisi generale delle economie delle famiglie e delle attività delle imprese. Ma De Vincenzi non si cura delle proposte, delle richieste e delle lamentele e, con metodi che sembrano sempre più 'duceschi', o da sultano va avanti 'tirando diritto', non importandogliene nulla di quel che gli succede intorno".

"Come sull'assurda ostinazione di voler mantenere a tutti i costi, costi quello che costi, il senso unico sul lungomare che causa ogni giorno, ogni sera, code chilometriche sull'Aurelia sia che ci sia il sole, sia che piova, sia che ci siano i turisti sia, come in questo periodo, che non ce ne siano, sia che ci siano le scuole aperte, sia che siano chiuse, sia che sull'autostrada lavorino, sia che non facciano niente e il traffico autostradale sia libero. Il fatto che l'Aurelia sia costantemente bloccata non lo riguarda e dice che il problema non esiste ed è inventato per creare solo del malanimo. Invece, quello che succede è sotto gli occhi di tutti e la protervia, la prepotenza, l'indifferenza per le proteste e le richieste della gente determinano, al contrario, il suo atteggiamento sempre più dispotico". 

"In un momento di crisi economica come questo, definito da tutti come il più difficile dal dopoguerra, in cui si deve risparmiare su tutto, anche per mangiare, anche per scaldarsi; in questo stesso momento di difficoltà economica in cui si sprecano gli appelli al risparmio ed all'oculatezza delle spese e a non 'sprecare', il fatto di aver speso oltre 60 mila euro per comprare delle panchine di legno non per sistemarle laddove non ve ne fossero, ma per sostituirne altre valide, ancora belle ed efficienti e, infine, demolire molte di queste ultime è una cosa che sa di spreco, di sperpero, di prepotenza e, sinceramente, lascia indignati" conclude infine Carrara.

Redazione