Attualità - 17 novembre 2022, 11:20

Peste suina confinata nella zona rossa, OSA: "Probabile sia dovuto al divieto di caccia, i cinghiali braccati scappano per km"

L'Osservatorio Savonese Animalista rimarca come la caccia produca nelle popolazioni di cinghiali l’incremento della mobilità

"Se tra i cinghiali la diffusione della peste suina è rimasta confinata ed in casi limitati entro la zona rossa definita dalle autorità sanitarie, è molto probabile sia dovuto non solo al procedere della costruzione della recinzione ma, soprattutto, al divieto di caccia nella zona stessa ed allo “sciopero” attuato dai cacciatori cinghialisti nel confinante Ambito1 di caccia"

Ad affermarlo è l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA), che rimarca come la caccia produca nelle popolazioni di cinghiali l’incremento della mobilità: "Gli animali braccati cercano di sottrarsi ai cani ed alle fucilate fuggendo per molti chilometri, moltiplicando così i contatti con altri soggetti ed allargando l’infezione. Ciò dovrebbe far riflettere tutti coloro, agricoltori, politici e sindaci delle zone interessate, che continuano imperterriti a chiedere di affidare ai cacciatori il compito di  combattere la PSA e “depopolare” la specie". 

"Depopolamento che, ricorda OSA, gli scienziati lo hanno dimostrato da tempo, non può essere attuato con la caccia, perché è proprio la caccia che produce, oltre alle criminali liberazioni di cinghiali dello scorso secolo (da parte dei cacciatori) l’incremento delle nascite; ciò attraverso la frammentazione dei branchi, con creazioni di molti più branchi più piccoli, in cui la sola femmina alfa è in grado di accoppiarsi e partorire. E’ incredibile che ancora non si pensi di lanciare studi propedeutici per la somministrazione di vaccini sterilizzanti, che in altri paesi hanno dato risultati interessanti, che sono l’unico metodo per ridurre progressivamente il numero di animali presenti nell’ambiente". 

"Pessima figura infine, sempre secondo OSA, la stanno facendo molti sindaci (oltre, naturalmente la regione ed i consiglieri, di maggioranza ed alcuni di minoranza) che chiedono l’uso di gabbie per catturare e giustiziare i soggetti che arrivano in città alla ricerca di cibo; un’attività crudelissima (i cinghiali, malgrado la “selvaticità”, hanno sensibilità e socialità non inferiore a cani e gatti) ed inutile, perché altri animali arriveranno; mentre la soluzione è tenere puliti i corsi d’acqua ed impedire l’accesso alla spazzatura, bonificando le discariche e rafforzando o recintando i 'cassonetti'". 

"In questa situazione assurda l’unico aiuto arriva dai lupi (al sindaco di Vezzi OSA segnala che in Italia non è mai avvenuto alcun ripopolamento), la cui presenza favorisce l’aggregamento dei branchi di cinghiali - per difendere meglio i cuccioli – e quindi con la riduzione del numero di femmine alfa", conclude l'OSA. 

Comunicato stampa