Per Paolo Prato, presidente della Federazione Ligure della proprietà edilizia, la situazione è molto preoccupante. Si rischia il caos nelle procedure già avviate, e la chiusura di molte imprese.
Per i condomini il decreto aiuti quater prevede che il Superbonus 110% si applica per chi delibera in assemblea e presenta documenti (Cilas) entro il 25 novembre 2022, mentre diventa del 90% per coloro che non osserveranno il termine.
L’imposizione di tempi troppo stretti rischia di generare un aumento esponenziale dei contenziosi. Il blocco dei crediti aggrava la situazione.
Vi saranno inoltre molte situazioni in cui gli amministratori di condominio dovranno tornare in assemblea e prendere decisioni difficili come quelle di passare dalla detrazione del 110% al 90% oppure interrompere i lavori e pagare le penali.
Per la Confedilizia Nazionale: "Quel che ora preoccupa è la gestione della fase transitoria nella quale ci troviamo. Ci appelliamo allora al Governo affinché – da un lato – intervenga per sbloccare i crediti fermi presso gli intermediari, anche ipotizzando un coinvolgimento diretto dello Stato, e – dall’altro – posticipi almeno al 31 dicembre il termine, preannunciato per il 25 novembre, entro il quale deve essere presentata la comunicazione di inizio lavori per poter usufruire del superbonus al 110 per cento (e differisca di conseguenza, o elimini del tutto, quello per l’approvazione della delibera condominiale)".
"Accogliere questo appello non significherebbe smentire la posizione del Governo su superbonus e cessione del credito, ma semplicemente salvaguardare le aspettative di molti cittadini e onorare la loro fiducia nelle istituzioni", conclude Prato.