Non solo i cittadini nelle loro utenze domestiche si sono trovati, da circa un anno a questa parte, a fare i conti con l'aumento dei costi dell'energia. Anche enti locali e imprese affrontano il tanto ormai negativamente noto "caro bollette".
Di questi rincari e delle ripercussioni causate si è parlato stamani in Prefettura nella riunione della Conferenza provinciale permanente – Sezione Autonomie locali al quale hanno partecipato il presidente della Provincia di Savona, Pierangelo Olivieri, il direttore generale di Anci Liguria, Pierluigi Vinai, e i rappresentanti delle Amministrazioni comunali di Savona, Quiliano e Vado Ligure nonché della Camera di Commercio “Riviere di Liguria”.
Due gli argomenti emersi durante la complessiva ricognizione delle varie problematiche riscontrate dalle realtà coinvolte, sia circa le tempistiche necessarie all’attuazione delle misure di sostegno previste a favore dei Comuni da una serie di recenti interventi legislativi, sia con riferimento alle prospettive, di breve e medio periodo, dei comparti produttivi, i quali devono fare i conti con un crescente calo di fiducia dovuto proprio alle preoccupazioni relative all'accesso a prezzi sostenibili all'energia e pure alle materie prime.
In relazione al primo aspetto, i rappresentanti delle autonomie locali hanno segnalato l’urgenza, necessaria per la regolare chiusura dei documenti di bilancio, del trasferimento dei contributi stanziati dal decreto legge n. 115/2022, che per i Comuni liguri ammontano a quasi 9 milioni di euro, e di quelli previsti dal successivo decreto legge n. 144/2022, il cui riparto dovrà essere effettuato in un prossima seduta della Conferenza Stato-Città e Autonomie locali.
Oltre a questi, il Governo centrale è stato invitato da Anci a valutare la proposta di un possibile ulteriore impegno finanziario in tal senso tramite lo stanziamento nella prossima Legge di stabilità di due canali di finanziamento da destinare ai Comuni e alle Città metropolitane/Province per un importo, rispettivamente, di 860 milioni e di 160 milioni di euro.
Sono state quindi condivise alcune linee di indirizzo circa iniziative già avviate o ancora allo studio nei singoli contesti territoriali, finalizzate al contenimento dei costi energetici, auspicandone un’applicazione quanto più omogenea a tutela dei livelli dei servizi pubblici fruibili dalle collettività interessate.
Il Prefetto, raccogliendo le richieste dei presenti, ha garantito il proprio intervento nei confronti degli organi centrali competenti per sollecitare la definizione delle procedure di erogazione dei contributi citati, anticipando che il Tavolo tornerà a riunirsi periodicamente per mantenere un raccordo costante tra tutte le Amministrazioni interessate e condividere tra loro le buone pratiche da sviluppare in ambito provinciale.