"L'annuncio della giunta Regionale Toti sulla chiusura del punto nascite dell'ospedale San Paolo di Savona è l'ennesimo schiaffo ai cittadini della provincia di Savona, che vedono uno smantellamento continuo dei servizi della sanità territoriale. La chiusura, attuale, del punto nascite del Santa Corona di Pietra Ligure e di quello del San Paolo di Savona non avrebbe ricadute solo sulla città di Savona ma anche sulle aree interne delle provincia, in particolar modo di una zona disagiata come la Val Bormida, costringendo le partorienti valbormidesi ad andare fuori regione o a Genova". Lo afferma, attraverso una nota stampa, Simone Ziglioli, coordinatore dei circoli Pd Val Bormida.
"Tutto ciò viene amplificato dalle difficoltà di spostamento dovute dalle condizioni meteo di un'area montana e dalla criticità delle infrastrutture, oltre al depotenziamento, che avviene da tempo, dei consultori territoriali e del sistema ospedaliero e di pronto intervento in Val Bormida e non solo - proseguono dal Pd valbormidese - Chiediamo, a tutti gli amministratori valbormidesi, indipendentemente dalle appartenenze partitiche e a tutte le realtà sociali del territorio, di prendere una posizione forte a difesa del diritto alla salute dei cittadini valbormidesi, attivando tutte le azioni possibili e di aderire alla raccolta firme, promossa dal Partito Democratico dal Consigliere Regionale Roberto Arboscello, e di partecipare compatti alla manifestazione che si terrà a Savona in Piazza Pertini il 19 Novembre alle ore 16".
"Non è accettabile che la sanità territoriale venga ulteriormente smantellata, ma occorre urgentemente una politica di valorizzazione dei servizi sanitari territoriali incentrata sui bisogni reali dei cittadini e dei territori" conclude infine Ziglioli.