Ancora nessuna risposta soddisfacente da parte della Provincia e così, il prossimo venerdì 2 dicembre, i lavoratori di Tpl Linea incroceranno le braccia per ventiquattr'ore.
Ad annunciare la decisione di procedere a una seconda giornata di sciopero sono le segreterie provinciali dei sindacati di categoria e della rsu aziendale, stavolta con un'azione decisamente più forte almeno nella quantità di ore di stop al servizio che per il personale viaggiante sarà da inizio turno alle ore 5, dalle ore 8:30 alle ore 17:30, dalle ore 20 a fine turno e dell'intera giornata lavorativa per il personale degli impianti fissi.
Dopo una prima richiesta d'incontro datata lo scorso luglio, nello scorso ottobre i sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Sial Cobas, Ugl Fna) e la rsu di Tpl avevano avviato le procedure di raffreddamento con due incontri nel tentativo di trovare una conciliazione, il 27 ottobre e poi l'8 novembre, procedendo poi allo sciopero di quattro ore del 10 novembre.
"La mancanza della definizione delle procedure per l’affidamento del contratto di servizio in house sta generando gravi ricadute sullo svolgimento e mantenimento quotidiano del servizio - si legge nella nota delle organizzazioni sindacali - impedendo l’opportunità per l’azienda di acquisire ulteriori affidamenti riguardanti la mobilità previsti dalla normativa".
A questo si aggiunge non solo uno stato di stand by relativo alla proposta di accordo quadro "propedeutico alla realizzazione del rinnovo contratto di servizio di Tpl Linea tramite l’in house providing inviata lo scorso 8 luglio alla Provincia", ma pure, secondo i sindacati, una "mancanza di progettualità sulle necessità del servizio pubblico locale" la quale produce, per le scriventi, "la mancata definizione di un piano industriale funzionale alla gestione aziendale e la conseguente mancanza della ricerca di adeguati finanziamenti penalizzando pesantemente lavoratori e utenza".