#ILBELLOCISALVERÀ - 13 novembre 2022, 08:00

La ricercatrice alassina Irene Caffa, dell’Università di Genova, su Rai Uno a “L’eredità” in una puntata dedicata ad Airc

Il 28 ottobre scorso è stata, insieme ad altri ricercatori, al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente Mattarella e delle più alte cariche dello Stato per la cerimonia di celebrazione de “I giorni della Ricerca”

Tappa diffusa a Genova e Alassio questa settimana per la rubrica #ILBELLOCISALVERÀ, per una bellissima e interessante chiacchierata con un’eccellenza italiana e ligure: la ricercatrice alassina Irene Caffa, genovese di adozione, che questa sera (13 novembre) sarà tra i concorrenti al programma televisivo “L’eredità” in onda su Rai Uno. Sarà una puntata dedicata ad Airc, a conclusione di una settimana in cui la ricerca è stata protagonista. Ma perché proprio Irene Caffa?

Questa sera alcuni ricercatori, insieme a qualche volontario e due persone che hanno vinto il tumore ci sfideremo nel programma condotto da Flavio Insinna. L’eventuale montepremi sarà completamente devoluto ad Airc per sostenere la ricerca”, mi spiega Irene. La puntata in realtà è stata registrata negli studi televisivi di Roma già qualche giorno fa, ma ovviamente non mi può anticipare nulla.

Irene Caffa, con la quale non avevo mai parlato prima, ha una bellissima voce rassicurante, gentile. Una di quelle persone estremamente disponibili con cui è bello e gratificante relazionarsi. Una giovane ricercatrice che ha deciso di non “fuggire” dall’Italia, ma che ha cercato nel Paese dove è nata e cresciuta le opportunità per svolgere il suo importantissimo lavoro. “Sono nel Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Genova e sono convenzionata con il San Martino. Ho vinto un Grant per Airc, quindi per 5 anni la mia ricerca verrà finanziata. L’ufficio stampa di Airc ha fatto una selezione per alcuni ricercatori da far partecipare alla trasmissione televisiva e sono stata tra i 7 concorrenti scelti – spiega -. Da diversi anni vivo a Genova, ma torno ad Alassio tutti i fine settimana, non potrei stare lontana a lungo”.

Irene ha studiato ad Albenga, presso il Liceo Scientifico G. Bruno, poi ha proseguito all’Università di Genova, conseguendo la laurea in Biologia molecolare. Ha lavorato all’ospedale G. Gaslini, in oncologia pediatrica e dal 2010 lavora con il professor Nencioni, con cui ha fatto un dottorato di ricerca in oncologia. “Sono rimasta in questo team, che è molto bello e affiatato, un gruppo internazionale, cosa che aiuta ad aprire gli orizzonti. In Italia si può fare dell’ottima ricerca, ci credo molto e sono particolarmente contenta del fatto che Airc faccia dei Grant per far tornare nel nostro Paese i giovani ricercatori che sono all’estero. Airc crede nei giovani e nella ricerca italiana e rappresenta una speranza per noi”.  Insomma, in Italia forse è più difficile, ma possibile. “Recentemente abbiamo pubblicato uno studio sulla rivista scientifica Nature, tra le più importanti e conosciute. È un bel traguardo per un gruppo italiano di un’Università di dimensioni contenute come la nostra. Da veramente speranza ai ricercatori”.

Una vita di successi per Irene, che il 28 ottobre scorso, insieme ad altri ricercatori, è stata a Roma al Palazzo del Quirinale, dove, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni con tutti i nuovi ministri, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana, si è tenuta l’annuale cerimonia dedicata a Fondazione AIRC. Si tratta di un appuntamento che apre I Giorni della Ricerca, iniziativa che dal 1995 informa l’opinione pubblica sui progressi raggiunti nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della cura del cancro, e coinvolge i cittadini alla donazione per sostenere le carriere dei giovani ricercatori e nuovi programmi scientifici. Il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il Presidente Fondazione Airc Andrea Sironi, il Direttore Scientifico Fondazione Airc Federico Caligaris Cappio e la Dottoressa Federica Facciotti ricercatrice dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, hanno presentato al Presidente Sergio Mattarella i risultati del comune impegno di un anno di lavoro per la cura del cancro, mettendo in luce  l’importanza di continuare a sostenere i ricercatori impegnati a decodificare la complessità del cancro per migliorare le terapie e offrire un futuro migliore a tutti i pazienti.

Per la ricercatrice, la cui storia può essere d’ispirazione per i giovanissimi, però c’è anche spazio per lo svago. “Per me Alassio è relax, è gioia. Avendo parenti commercianti, sono molto attiva nell’organizzazione in particolare della Festa dei Colori, che si tiene in estate. Io sono nel gruppo dei ‘Verdi’ e, proprio nell’anno in cui è stata organizzata un’edizione virtuale, a causa della pandemia, che prevedeva fotografie scattate in diversi punti di Alassio, invece delle sfilate per le strade della città, ho vinto con un abito interamente autoprodotto. È una festa stupenda, speriamo si possa riprendere al più presto”.

Come scritto in esordio, un’eccellenza ligure nel nostro Paese, quindi stasera tutti a fare il tifo per Irene Caffa!
#ILBELLOCISALVERÀ