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Politica | 12 novembre 2022, 14:19

Nuovo Piano sociosanitario, Russo (sindaco Savona): "Assurdo ipotizzare la chiusura del Punto Nascite dell'ospedale San Paolo"

"Fare cosi significa non solo piegare il nosocomio ma privare i cittadini di un servizio essenziale", prosegue il primo cittadino

Nuovo Piano sociosanitario, Russo (sindaco Savona): "Assurdo ipotizzare la chiusura del Punto Nascite dell'ospedale San Paolo"

"Le notizie apparse oggi sul piano socio sanitario sono incredibili e sconcertanti". Queste le parole del sindaco di Savona Marco Russo in merito al nuovo Piano sociosanitario. 

"Ancora una volta Apprendiamo dai giornali le linee politiche che riguardano il territorio senza alcun coinvolgimento dei comuni.  È ormai una abitudine che però è intollerabile perché porta a scelte sciagurate come questa e come abbiamo visto per il PRIIMT. La Regione ignora Savona ma Savona non lo accetta", aggiunge il primo cittadino. 

"In secondo luogo, come abbiamo detto mesi fa, è assurdo anche solo ipotizzare la chiusura del Punto Nascite dell'ospedale San Paolo, nel più grande bacino di utenza della provincia. Fare così significa non solo piegare il nosocomio ma privare i cittadini di un servizio essenziale". 

"Infine il balletto di apertura e chiusura del punto nascite del San Paolo o del Santa Corona, ha come unico obiettivo di mettere i territori savonesi gli uni contro gli altri, invece la nostra provincia deve essere compatta e capace di esprimere una visione unica e lungimirante per evitare decisioni assurde come questa. Savona deve reagire e l’amministrazione comunale farà la sua parte", conclude Russo. 

Aggiunge la vice sindaco di Savona Elisa Di Padova: "Inaccettabile, paradossale e senza giustificazione la decisione di privare l'ospedale San Paolo di Savona del reparto di maternità". 

"L'eliminazione di questo servizio essenziale è l'ennesimo tassello di una politica sanitaria che va a indebolire la nostra città e il nostro territorio, creando gravi conseguenze: dalla creazione di un disagio fino alla messa a rischio della salute delle donne e dei bambini. Non è accettabile privarci di un servizio essenziale come la maternità, l'anello naturale più vicino tra la vita di ciascuno di noi e il mondo delle cure e della sanità pubblica, connessione non solo con l'attività strettamente legata alla salute nel momento del parto ma con tutto il mondo dell'assistenza e della rete territoriale dei primi mesi di vita".  

"Porta di accesso ai servizi, fatta di persone e competenze, perché dalla Maternità le persone escono "genitori" profondamente diversi da come sono entrati. Tutto questo va contro ogni logica e contrasta anche con il rilancio del territorio savonese - conclude la Di Padova - Per questo, per la nostra comunità, i nostri figli e i nostri nipoti, dobbiamo pretendere il diritto di nascere a Savona, nel nostro capoluogo". 

Redazione

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