Dopo il grandissimo successo di “Testa di Rapa”, a un anno di distanza sta per arrivare nelle librerie “Cime di Rapa”, libro scritto dal “vecchio professore di latino e greco” Gino Rapa, a cura di Edizioni del Delfino Moro.
Ecco accontentata la numerosa “classe virtuale” che segue il professore sui social e su Radio Onda Ligure per imparare l’importanza e il peso delle parole attraverso pillole e curiosità sulla lingua che parliamo.
Ne è passato di tempo da quei primi mesi del 2020 in cui iniziò l’emergenza sanitaria e si parlò di pandemia. Fu proprio in quel frangente che Gino Rapa decise di spiegare agli amici di Facebook la differenza tra pandemia, epidemia ed endemia. L’interesse fu tale che continuò nei giorni successivi, spiegando altre parole che derivano dal latino e dal greco che utilizziamo quotidianamente. Vedendo che le persone interagivano, facevano domande e chiedevano altre curiosità, prese le vecchie schede sulle parole curiose che custodiva dai tempi in cui insegnava, le rese attuali e proseguì la “rubrica”, cercando di coinvolgere gli “studenti”, che man mano aumentavano, con uno stile semplice e il tono di un racconto vicino alla gente. Ecco la genesi di questo “viaggio” letterario, che si arricchisce ora di una nuova pubblicazione, la seconda, “Cime di Rapa”.
Rapa, sempre molto attivo su Facebook, ha coinvolto i suoi “studenti” anche nella scelta della copertina, mostrando diversi bozzetti di Mauro Moretti e, anche grazie a loro, ha scelto la definitiva.
La data della presentazione è già fissata, anche se il professore non l’ha ancora resa pubblica. Altra grande sorpresa sarà la prefazione del libro, anche se qualche indizio, qua e là, potrebbe già cogliersi. Se per lo scorso anno fu la celebre cantante, sua grande amica, Fiorella Mannoia a scrivere splendidi pensieri sull’opera di Rapa, a chi sarà affidata la prefazione di “Cime di Rapa”? Sarà nuovamente un personaggio famoso? Lo scopriremo a brevissimo.
Quel che è certo è che anche questo secondo volume di curiosità sulla nostra meravigliosa lingua contribuirà a sostenere il Reparto di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) dell'Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini di Genova. Perché? È il professore a spiegarcelo: “Un modo per dire grazie per il dono prezioso del mio nipotino Giovanni, che proprio qualche giorno fa ha compiuto 3 anni”.
“Il vecchio insegnante di latino e greco” ancora una volta ci ricorda che ''ogni parola che non sai oggi è un calcio in culo che prenderai domani'', detta da chi insegnò a pensare con la propria testa, a non farsi soggiogare dal pensiero comune, uscire dal gregge e disobbedire, se necessario, ad una società che non voleva cambiare per rimanere sempre la stessa: Don Lorenzo Milani, il sacerdote che si dedicò ai poveri e agli ultimi. Il viaggio continua.