Alla luce delle notizie di stampa rilasciate oggi da Regione Liguria circa l’addizionale Irpef, la Cgil ribadisce la necessità e l’urgenza di una riduzione delle aliquote regionali negli scaglioni compresi tra i 15 e i 55 mila euro.
“Non volevamo entrare in competizione con le altre regioni – precisa il Segretario Generale Cgil Liguria Maurizio Calà – semmai, in un momento dove le famiglie sono in forte sofferenza, se proprio dovessimo fare una gara, vorremmo farla con le regioni che pagano meno tasse, non con quelle che pagano di più – e aggiunge – in occasione del Convegno Cgil nel quale è stata lanciata la proposta sull’Irpef, il Presidente Toti si era reso disponibile ad adoperarsi a tutela di lavoratori e pensionati e ci aspettiamo che una discussione si possa aprire nei tavoli preposti”.
La Regione Liguria, come la maggior parte delle regioni italiane, applica l’aliquota dell’1,23 per cento nella fascia sino a 15 mila euro. La richiesta della Cgil è quella di ridurre la pressione fiscale anche a chi, pensionato o lavoratore, rientra nelle fasce di reddito immediatamente superiori e spesso escluse da ogni forma di bonus erogati negli ultimi anni.
Nella fascia di reddito citata dalla Regione ossia tra i 15 e i 28 mila euro, la Liguria ha aliquote più elevate rispetto a Toscana, Lombardia, Veneto, Marche e Umbria. Tra 28 e 55 mila euro si aggiunge anche l’Emilia Romagna.