Attualità - 10 novembre 2022, 13:22

Giornata Giustizia Civile, Tribunale di Savona tra i 6 migliori d’Italia: organico però carente del 34%

L’aumento di competenza del Giudice di Pace rischia di diventare una criticità (su sei giudici su Savona, tre sono operativi). Sulla crisi economica e energetica ci saranno pesanti ripercussioni sul sistema giustizia anche a Savona

Efficienza e collaborazione tra magistrati e avvocati. Questo il mix che porta il Tribunale di Savona al sesto posto tra i migliori palazzi di giustizia italiani.

Secondo quanto esposto dalla Presidente Lorena Canaparo nel corso dell’incontro sulla Giornata Europea della Giustizia Civile, nel rapporto tra i processi definiti e sopravvenuti (Clearance Rate) supera l’1.14%, 231 invece il Disposition Time (a confronto di una media nazionale di 497) che fornisce una stima del tempo medio atteso di definizione dei procedimenti mettendo a confronto il numero dei pendenti alla fine del periodo di riferimento con il flusso dei definiti nel periodo. Processi ultratriennali invece che si attestano al 3%, con una media nazionale del 23.48%.

Questi i dati forniti da DGSTAT (Direzione Generale di Statistica del Ministero della Giustizia) che evidenziano che sia nel civile che nel penale il Tribunale di Savona è il secondo Tribunale del distretto (dopo Genova) per la sopravvivenza annuale dei procedimenti. Il Palazzo di Giustizia savonese sconta, quindi, ogni anno la più alta sopravvenienza dopo Genova sia di procedimenti civili, sia di procedimenti penali. I carichi pro capite sulla base dell’utilizzo convenzionale dell’intera pianta organica evidenziano per il Tribunale di Savona i carichi più alti dopo quello di Massa. Ciascun magistrato infatti deve affrontare, quindi, un carico di lavoro annuale più alto (dopo Massa) rispetto agli altri colleghi del distretto.

"I risultati ottenuti sono il frutto di una programmazione pluriennale partita a seguito dell’accorpamento delle sezioni distaccate (2013) con una particolare attenzione al contenimento dell'arretrato ed alla cura della produttività da incrementare sempre nel rispetto della qualità  - ha detto la Presidente del Tribunale Lorena Canaparo - Fondamentale è stato in questi anni il coinvolgimento propositivo e collaborativo degli Avvocati. Il particolare impegno profuso da tutti è testimoniato in modo esemplare dal sacrificio fatto dal Presidente del Tribunale e dal Presidente della sezione civile che nonostante abbiano diritto ad uno sgravio della attività giurisdizionale rispettivamente del 70% e del 50% (per gli impegnativi oneri amministrativo\organizzativi su di loro gravanti) hanno volontariamente rinunciato alla maggiore percentuale e godono rispettivamente solamente di uno sgravio del 19% e del 14%".

“Sono due gli argomenti, i cambiamenti che causeranno a Savona le riforme in arrivo e principalmente il nuovo codice di procedura civile e le conseguenze che potrebbero derivare sul contenzioso a causa della gravissima crisi economica e della drammatica crisi energetica che stanno aggredendo l’Italia - ha detto il presidente della sezione civile Alberto Princiotta che si è soffermato sull’utilizzo del processo telematico e la collaborazione proprio tra avvocati e magistrati - Credo tutti noi, avvocati e magistrati, avremmo volentieri evitato l’ennesima modifica del codice di rito, ce la saremmo risparmiata prima di tutto perché l’assetto esistente solo da pochi anni funziona. Poi perché sappiamo che ogni riforma provoca rallentamenti ed incertezze dovute proprio allo studio e ad alla applicazione delle nuove norme”.

L’aumento di competenza del Giudice di Pace rischia di diventare un problema anche su Savona: sei giudici che dovrebbero essere operativi, ormai da diversi anni ne sono presenti tre (senza considerare che la pianta organica dell’ufficio è fortemente sottodimensionata e sono tutti d’accordo nel portarla a 10).

Nel 2021 dal Giudice di Pace sono state iscritte e trattate 300 cause civili, 1138 decreti ingiuntivi e 623 cause di opposizione a sanzioni amministrative.

A seguito dell’incremento di competenza, al Giudice di Pace dovrebbero arrivare all’incirca un’ulteriore 40% corrispondenti a 154 cause di valore tra 5mila e 10mila euro, 8 cause di risarcimento danni da veicoli e natanti di valore compreso tra 20mila e 25mila euro, 418 decreti ingiuntivi di valore tra 5mila e 10mila con le relative eventuali opposizioni.

Sulla crisi economica e energetica ci saranno pesanti ripercussioni sul sistema giustizia anche a Savona.

“Il Covid, al di là delle enormi sofferenze e dei lutti, pur avendo dato un forte scossone al sistema giustizia civile savonese, l’abbiamo gestito e risolto. Preoccupanti ed ad oggi imprevedibili paiono, invece, le conseguenze sul contenzioso causate dalla crisi economica, dalla ripresa dell’ inflazione, dai vertiginosi aumenti dei costi delle materie prime e delle fonti energetiche che ben tutti conosciamo e che stanno devastando il sistema produttivo - puntualizza Principiotta - Sono discorsi difficili, ma per quanto ci riguarda qui ed oggi ove parliamo delle prospettive del sistema giustizia savonese è facile prevedere che i pesantissimi rincari sconvolgeranno l’equilibrio economico di tutti i contratti a esecuzione continuata o periodica configurando quella che in diritto si chiama “eccessiva onerosità (sopravvenuta)”; causeranno tutta una serie di processi -anche cautelari e d’ urgenza- che comunque dovranno essere gestiti rapidamente. Non mi risultano ne siano già arrivati a Savona, ma siamo solo all’ inizio e ce ne dobbiamo aspettare tanti perché il diritto segue il fatto”.

“Ed i fatti saranno gravi e repentini. Penso, ad esempio, al caso che era su tutti i giornali di settimana scorsa del super condominio romano che è al buio da giorni perché l’ amministratore è scappato con la cassa; il nuovo amministratore, a seguito dell’ incremento dei costi e delle morosità che vi erano da parte di numerosi condomini,  aveva la possibilità di pagare la luce od il gas; ha dovuto scegliere con la conseguenza che il fornitore non pagato ha staccato la luce - puntualizza - Del resto anche a Savona mi è stato detto che un po’ tutti i fornitori stanno modificando unilateralmente i contratti e pretendono di essere pagati in anticipo per eseguire la prestazione temendo un incremento dei costi che potrebbero non recuperare. Mi risulta che molte cause siano sul tavolo di lavoro degli avvocati e quindi essendo i nostri tavoli comunicanti arriveranno in tribunale”.

La dirigente amministrativo del Tribunale Silvia Biagini si è soffermata invece sul processo di digitalizzazione nell’ambito del raggiungimento degli obiettivi Pnrr specificando che entro il 31 gennaio 2023 l’obiettivo è di un numero minimo di 3376 fascicoli digitali completi, entro il 31 dicembre l’obiettivo minimo di fascicoli da realizzare è 11810 e entro il 30 giugno 2026 33762.

Attenzione alta anche al rifacimento del sito web, la riforma della cancelleria procedure concorsuali e il progetto sportelli di prossimità (leggi QUI).

Al momento in Tribunale mancano 8 funzionari (su 24 totali), 6 cancellieri (su 15), 7 assistenti giudiziari (su 26), 3 ausiliari (su 12), 4 direttori (su 5), 1 contabile, 2 operatori giudiziari (su 7), 1 conducente automezzi (su 2). Su un totale di 94, 62 sono i presenti e 32 gli assenti per una percentuale del 34.05%.

Non è per una volta una riforma a costo zero ma finanziata, questo dovrebbe lasciar pensare che i primi anni di interventi dovrebbe essere coperta dal punto di vista finanziario, è estremamente impattante e per Savona si poteva fare a meno perché ha già un livello di efficienza eccellente ma per altri tribunali più lenti è una riforma impattante” ha specificato Fabio Cardone, presidente della Camera Civile.

“La professione di avvocato è cambiata enormemente, è molto più difficile perché le normative sono diventate più complicate, i legali sono oberati di incombenze burocratiche, infatti il processo telematico rischia di spersonalizzare il lavoro, rischia di diventare un burocrate e non è una buona cosa - ha detto la presidente dell’Ordine dell’Ordine degli Avvocati di Savona Vittoria Fiori -Siamo critichi rispetto alla riforma Cartabia, l’avvocatura in materia civile è estremamente dubbiosa, non si risolvono i problemi solo modificando il rito che prevede delle preclusioni, limiti di tempo e scadenza conseguenti per produrre documenti. Bisognerebbe reperire delle risorse, aprire concorsi pubblici, non sono i tempi stretti che possono risolvere i problemi della giustizia”.

La cancellazione dall’Ordine degli Avvocati di Savona è in controtendenza rispetto al livello nazionale: infatti al 21 ottobre 2022 763 sono gli iscritti, 135 i praticanti, 12 solo i cancellati e 16 i nuovi iscritti.

Sono due le notizie positive per l’avvocatura savonese, la prima che è stata eletta nella Cassa di Previdenza Forense Francesca Ratti: “La prima volta che un avvocato di Savona ricoprirà un ruolo così importante” dice soddisfatta l’avvocato Fiori.

La seconda invece che il prossimo 2 dicembre si terrà la cerimonia di premiazione con la medaglia d’oro consegnata agli avvocati iscritti all’albo da 50 anni, l’avvocato Rosavio Bellasio e alla memoria per l’avvocato Antoniobenedetto Chirò mancato un anno fa. Spazio anche per 11 premiati con 45 anni di iscrizione.