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Curiosità | 09 novembre 2022, 17:29

Il mare del finalese sempre più amato dai cetacei: nuovo avvistamento di stenelle per l'associazione Pelagos

Ormai una piacevole abitudine l'incontro con delfini, balenottere e capodogli per chi si avventura al largo delle nostre coste. Anche non molto lontano dalla terraferma

I mammiferi avvistati dal Gruppo Pelagos L.N.I. - Sez. di Finale Ligure (foto tratte dalla pagina Facebook Pelagos"

I mammiferi avvistati dal Gruppo Pelagos L.N.I. - Sez. di Finale Ligure (foto tratte dalla pagina Facebook Pelagos"

Balenottere comuni, capodogli e stenelle striate. Potrebbe sembrare l'elenco dei mammiferi presenti in una sezione di un acquario, come quello della vicina Genova.

E invece è solamente l'elenco degli ultimi e sempre più frequenti avvistamenti di cetacei nel mare davanti alle coste del finalese, anche non molto lontano dalla terraferma.

Da circa un paio di mesi a questa parte basta infatti, in particolare nel finalese, avventurarsi solamente di qualche chilometro o, per meglio dire, di qualche miglio nautico per capire toccando quasi letteralmente con mano cosa significhi la definizione di "Santuario dei Cetacei", nome dell'area marina riconosciuta internazionalmente nello specchio acqueo tra Liguria e Francia.

L'ultimo incontro ravvicinato stamani ad opera del gruppo Pelagos L.N.I. - Sezione di Finale Ligure, a 5 miglia circa dalla costa, che si è imbattuto in un gruppetto di stenelle, animali comunemente riconosciuti come delfini.

Solo un paio di giorni fa, precisamente il 4 novembre, a circa un miglio dalla costa di Cervo, nell'imperiese ma vicino parlando di distanze marine, i ricercatori di Delfini Del Ponente avevano avuto il piacere di incontrare un folto gruppo di circa 70 tursiopi, evento molto raro per la sua numerosità in quanto questo tipo di cetacei non è solito formare gruppi così grandi.

Pochi giorni prima, sempre il gruppo Pelagos finalese ha potuto filmare da vicino una balenottera comune, proprio come a settembre quando, durante un'escursione turistica organizzata dall'associazione insieme allo skipper Carlo Mamberto ne aveva avvistato invece un gruppo, molto vicino a terra.

A fine ottobre, invece, a Varigotti era stato avvistato un capodoglio.

Insomma, un habitat ideale per questi abitanti marini che pare siano sempre più avvezzi, forse anche per obbligo, a stringere quasi "amicizia" con l'essere umano che da tempo, almeno da queste parti, sembra aver imparato ad apprezzarli e, soprattutto, rispettarli.

Mattia Pastorino

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