Politica - 08 novembre 2022, 18:30

Pietra, la minoranza dice no alla sostituzione delle panchine in pietra sul lungomare: "Tolte senza alcun motivo"

Il consigliere Carrara: "Valide ed efficienti, Ma c'era bisogno, in un momento come questo, di fare una spesa del genere, superflua?"

"Le attuali panchine in pietra poste nel lungomare don Giovanni Bado vengono tolte: tutti si chiedono il perché? Erano diventate così brutte, erano rotte ed inservibili o peggio pericolose? Proprio no! Senza alcun motivo serio apparente vengono tolte e sostituite con altre, costose, di legno. Panchine ancora belle e soprattutto forti e pesanti vengono sostituite con altre in legno, senza motivo un plausibile motivo serio dal costo sui 60 mila/67 mila euro. Ma c'era bisogno, in un momento come questo,  di fare una spesa del genere, superflua, non per sistemare panchine dove non ce ne sono, ma per sostituirne altre ancora valide ed efficienti?". Così, attraverso una nota stampa, Mario Carrara, consigliere di minoranza a Pietra Ligure (gruppo Centrodestra).

"Quando diversi cittadini ci hanno telefonato riferendoci che era in corso la rimozione delle panchine di pietra che adornano il lungomare centrale don Giovanni Bado pensavamo che si trattasse di uno scherzo e non fosse vero - prosegue Carrara - Ce ne hanno chiesto la ragione ed anche noi ci siamo chiesti il perché.

Perché fare una spesa così rilevante per eliminare un arredo urbano come le panchine del lungomare quando tutti le definiscono ancora belle e valide? Il Comune perché deve scialacquare in questo modo sfacciato? Vabbè che gli oltre 6 milioni di euro di attivo di bilancio causati dalle tariffe comunali tutte al massimo e mai volutamente ridotte e tenute volutamente altissime, consentono questi incassi, ma qui si esagera perché le panchine non le paga il sindaco o il Comune ma le stanno pagando i cittadini con le tasse comunali: ecco dove vanno a finire i soldi della 'spremitura' delle imposte: in queste spese non necessarie".

"Ma torniamo al merito, alle panchine del lungomare: erano forse così rotte e inservibili da essere eliminate? Erano forse diventate col tempo così brutte ed antiestetiche da stonare col luogo della passeggiata a mare? Erano forse diventate pericolose per chi vi si fosse seduto? Macché, niente di tutto questo: dopo circa 40 anni dalla loro collocazione queste panchine di materiale lapideo, cioè fatte con materiali simili alla pietra (e 'di pietra' d'ora innanzi le definiremo, per semplicità) mantenevano e mantengono pressoché intatta la loro bellezza e la loro efficienza per lo scopo per il quale erano state a suo tempo acquistate dal Comune: cioè assicurare a chi le avesse usate una comoda e larga seduta e, allo stesso Comune la garanzia di posizionare panchine belle ma, soprattutto solide, forti e robuste, che fossero a prova di vandali; tali da poter essere difficilmente incise, scalfite, volutamente danneggiate o anche solo semplicemente spostate o rimosse. Cosa, quest'ultima, che, tutt'oggi, invece, nei parchi attuali, specie nel centrale parco Offenburg, con le panchine di legno o di plastica, leggere e senza nessuna sorveglianza e conseguente punizione, è all'ordine del giorno, ogni giorno, senza che via la volontà di porvi rimedio".

"E allora che serio motivo c'era da parte di questa Amministrazione De Vincenzi di volerle eliminare dal lungomare e sostituire con altre, dovendo sostenere una spesa pesante per le casse comunali? Sia per l'acquisto delle nuove panchine che per la spesa della rimozione delle attuali in pietra e la sistemazione delle nuove?

Era proprio necessario in un momento difficile come questo, in cui si sprecano gli appelli al risparmio ed all'oculatezza delle spese, fare, invece, spese assolutamente voluttuarie e non necessarie come queste? Non necessarie, proprio tenuto conto che le attuali panchine erano ancora in buone condizioni sia estetiche che di stabilità ed efficienza? Potremmo capire, e non avremmo avuto nulla da ridire, se si fossero volute acquistare nuove panchine da sistemare in zone, vie, piazze, aree verdi, parchi che ne fossero sprovvisti o poco dotati: ma togliere tutte le attuali panchine  del lungomare sembra a tanti cittadini un 'non senso' e, nelle presenti difficoltà economiche, quasi una 'provocazione'" aggiunge l'esponente di minoranza. 

"Eh, sì perché le attuali panchine si vede che fanno ancora bella figura in tutta la passeggiata a mare, sia per il loro colore pastello che ben si intona con l'ambiente circostante, sia per il fatto che sono tutte ancora ben assemblate e stabili. Le abbiamo fotografate tutte e, ben poche hanno le sole lastre degli schienali solo venate; per lo più, solo lateralmente; invece, le lastre delle sedute sono ancora quasi tutte pressoché perfette. Quando parliamo di lastre 'venate',  intendiamo, però 'venature' che comunque non ne compromettono la stabilità e, meno che mai, la sicurezza di chi si siede. Fintantoché le panchine stanno nella loro posizione non c'è pericolo che si possano sfasciare o frantumare 'da sole'. Invece, ci sembra strano credere, come ci hanno riferito dei cittadini, testimoni oculari, che durante la loro rimozione diverse siano state volutamente demolite e portate in discarica, come immondizia. Di certo queste panchine di 'pietra' hanno dimostrato e dimostrano ancora la loro validità, non foss'altro per il fatto che i loro diversi quintali di peso ne assicurano stabilità e inamovibilità anche rispetto ai tanti malintenzionati che in questi decenni hanno percorso il lungomare centrale; inoltre, il fatto rilevante che, poste vicine al mare, sono  indifferenti agli attacchi ed alla corrosione del salino".

"Di certo le nuove panchine di legno, che costano sui 60 mila euro, e tra tutte oltre 67 mila euro, poste vicine alla riva al mare, saranno soggette ad un'usura e ad una corrosione ben diverse e non saranno ben attaccabili da chi le vorrà deturpare, incidere e danneggiare; necessiteranno di ben più pesanti opere di manutenzione e, poi, dovranno essere sostituite. Quindi, la differenza tra le prime panchine in pietra e le nuove di legno che sono state acquistate è un po' questa: le prime per molti anni non danno commercio; le seconde sì. Tuttavia, lascia perplessi leggere che le uniche determine comunali che riguardano gli acquisti di panchine, quella del 29 aprile 2022 che riguarda l'acquisto di 75 panchine di legno, con 14 listelli, del costo di 59.343,73 euro e quella, ancora del 29 aprile 2022, relativa all'acquisto di 10 panchine di modello e tipo diverso, composte con due tavole di legno, del costo di 7459,57 euro, siano destinate non specificamente al lungomare XX Settembre, ma entrambe 'ad essere collocate in vari punti del territorio comunale'".

"C'è da chiedersi allora quali siano quelle da collocare sul lungomare, visto che le panchine di pietra da sostituire sono una novantina; quindi 'cosa', 'quali' panchine stiano sistemando sul lungomare se solo per lo stesso lungomare ne occorrerebbero una novantina e quelle comprate devono, invece, essere dislocate in vari punti del territorio comunale? Fatte queste considerazioni, accertato ed appurato che le condizioni delle attuali panchine in pietra sono ancora ben accettabili, sorge spontaneo argomentare subito che ne si sospenda la rimozione e la collocazione al loro posto delle panchine nuove di legno. Anche perché le stesse panchine in pietra se vengono sollevate e sballottate, molto probabilmente si rompono. Se, invece, rimangono stabili nella loro sede, possono continuare ancora per molti anni a svolgere la loro funzione. Si lascino, quindi, le panchine in Pietra rimanenti nella loro sede. Meno che mai vengano spostate col pericolo che si rompano o, peggio, vengano spaccate volutamente per essere eliminate e portate in discarica, perché è certo (e le fotografie fatte lo dimostrano), che sono pressoché integre: in particolare  le lastre di seduta e pure le lastre a schienale che, se in alcuni casi possono essere incrinate, lo sono, per lo più, sui loro margini e possono essere recuperate" conclude infine il consigliere Carrara.

Redazione