Attualità - 06 novembre 2022, 07:40

Savona, Fondazione Cima e Comune fanno squadra: realizzeranno insieme il piano di Protezione Civile

Ricerca e "buone pratiche" si incontrano: dalle esercitazioni sul campo un nuovo modello per la gestione delle calamità "in un contesto di cambiamento climatico"

Sarà un nuovo piano che "guarderà avanti" quello di Protezione Civile di cui si doterà il Comune di Savona, stilato con il fondamentale e altamente specializzato contributo degli esperti della Fondazione Cima con sede nel Campus savonese.

Nei giorni scorsi, con una delibera, la Giunta Russo ha infatti approvato la proposta di un protocollo d’intesa con l'importante realtà di ricerca del Campus leginese per mettere a punto la pianificazione di tutte le misure da mettere in campo a difesa della cittadinanza per prevenire e gestire gli eventi calamitosi "in un contesto di cambiamento climatico".

Una collaborazione voluta da Amministrazione e Fondazione non solo in quanto il tema sia "di grande impatto sociale ed economico, oltre che territoriale", ma anche per rispondere alle ultime normative legislative in un territorio soggetto a flussi turistici stagionali che lo rendono "un’area a rischio per una molteplicità di individui" e a eventi alluvionali come quelli dello scorso ottobre del 2021.

Eventi che hanno senza dubbio incrementato l'attenzione dei cittadini sull'argomento. 

Il protocollo prevede che Cima, oltre a definire il contenuto del "Progetto Esercitativo", supporti il personale comunale nell’organizzazione e nello svolgimento delle esercitazioni sia del tipo "Table-Top", ovvero interne all’Amministrazione comunale, che "Full-Scale", ovvero che coinvolgano anche la cittadinanza.

Un percorso partecipato per diffondere tra la popolazione le "buone pratiche" comportamentali in situazioni rischiose sfruttando altresì le "Linee-guida per la pianificazione di protezione civile relativa al rischio alluvioni e incendi di interfaccia, con approccio partecipato" messe a punto proprio dalla fondazione nell’ambito del progetto "Caso pilota Cinque Terre".

Da parte sua, invece, il Comune di Savona garantirà all'ente di ricerca la disponibilità di figure istituzionali, amministrative e tecniche per le esercitazioni, oltre alle strutture. Sarà quindi istituito un gruppo di lavoro interno all'ente comunale che si occupi dall’aggiornamento del piano di Protezione Civile e manterrà  le relazioni con la Fondazione.

Nella predisposizione del processo partecipato verranno quindi coinvolte le istituzioni, la comunità e alcuni stakeholders rilevanti del territorio comunale, scelti dall’Amministrazione comunale con l’ausilio di Fondazione Cima, che saranno di aiuto nell’identificazione delle azioni di protezione civile tenendo sempre conto del rispetto del "Regolamento dei beni comuni".

Savona diventerà così una sorta di modello a livello più ampio. Fondazione Cima, attraverso le attività citate, svilupperà ulteriormente le proprie ricerche sulla pianificazione multirischio partecipata con sistemi collaborativi della cittadinanza e delle amministrazioni pubbliche da riproporre in tutta Italia e non solo.