Si è svolto questa mattina in una diretta streaming congiunta sui siti di Coldiretti Liguria, Coldiretti Piemonte e Coldiretti Valle D’Aosta il webinar “Piano strategico PAC 2023/2027 – Approfondimenti sui pagamenti diretti”, organizzato dalla Confederazione Nord Ovest della Coldiretti per discutere tematiche e novità di importanza e interesse imprescindibili per il mondo agricolo. Un incontro necessario, a cui hanno assistito 3mila utenti nel corso della mattinata e durante la quale è intervenuto anche il Prof. Felice Adinolfi, ordinario del Dipartimento di Scienze Mediche veterinarie dell’Università di Bologna e direttore del Centro Studi Divulga.
Il webinar, moderato dal delegato confederale Bruno Rivarossa, è stato introdotto dagli interventi dei presidenti delle tre Federazioni regionali coinvolti: Gianluca Boeri per Coldiretti Liguria, Roberto Moncalvo per Coldiretti Piemonte e Alessio Nicoletta di Coldiretti Valle d’Aosta. Fulcro dell’incontro le diverse finalità della PAC 2023-2017, ormai quasi totalmente definiti. Dal sostegno al ricambio generazionale alla salvaguardia dell’ambiente, dalla conservazione della biodiversità alla competitività delle aziende. Obiettivi ambiziosi e punti cardine di un’agricoltura in evoluzione. Passaggio importante in questo scenario è rappresentato dalla maggiore selettività della nuova PAC: benché le risorse finanziarie stanziate per il 2023-2027 risultano essere le medesime previste dalla precedente (vale a dire 7,3 miliardi annui) si prevede infatti che alcuni agricoltori vivranno un aumento dei pagamenti, mentre altri una diminuzione. Tra le novità introdotte, inoltre, merita una menzione particolare un sistema di 5 pagamenti: pagamento base, ecoschemi, ridistributivo, giovani agricoltori e sostegno accoppiato.
“La PAC 2023-2027 nasce prima dell’avvento della pandemia, delle decisioni di Bruxelles in merito a Green Deal e Farm to Fork, della guerra in Ucraina e di tutto quello che essa ha comportato per la nostra economia – spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, presidente di Coldiretti Liguria e delegato confederale – fattori che pertanto la rendono sì necessaria, ma purtroppo non sufficiente a coprire tutte le sfide del prossimo futuro, che in questo momento superano di gran lunga le risorse a disposizione”. Nonostante ciò, questo Piano strategico di prossima attuazione continua a rappresentare uno strumento “indispensabile l’agricoltura – concludono Boeri e Rivarossa – che, soprattutto in questo momento storico, si dimostra motore fondamentale della nostra economia. Anche in virtù di ciò, il mondo agricolo e le nostre imprese meritano di veder garantita la propria sopravvivenza e di veder riconosciuto il proprio ruolo verso l’ambiente, la società e il sostentamento di un Paese come l’Italia, le cui sorti già una volta, nel secondo dopoguerra, sono state risollevate proprio grazie all’agricoltura”.