12 tavole con al centro l'impegno dei carabinieri a tutela dell'ambiente e le diverse storie che si intrecciano in tutti i mesi dell'anno con diverse tematiche.
Questa mattina nella caserma di via Mentana a Savona è stato presentato dal Comandante provinciale, il Colonnello Vincenzo Barbanera, il calendario 2023 dell'Arma dei Carabinieri, la cui prima pubblicazione risale al 1928.
Lo stesso ha una tiratura di circa un milione di copie, è tradotto in 8 lingue ed è ricercato e collezionato in Italia e all’estero.
"Possiamo definirla un’autentica pubblicazione popolare, poiché parla lo stesso linguaggio dei suoi lettori e racconta storie appartenenti al loro mondo e non potrebbe essere che così giacché il Carabiniere vive la medesima realtà della gente che ha il compito di servire e tutelare - ha detto il Comandante Barbanera - Il nostro calendario continua ad essere lo specchio del paese. L’edizione 2023 tratta di un argomento di straordinaria attualità: la sfida ambientale. Cioè l’impegno di consegnare a coloro che verranno un futuro sostenibile. Significa rinunciare all’egoismo del benessere nel breve termine per garantire un futuro vivibile alle generazioni che verranno. L’attenzione alle future generazioni è richiamata anche nella Carta costituzione che nel nuovo testo dell’articolo 9 (febbraio 2022) introduce parole come tutela dell’ambiente, della biodioversità, degli ecosistemi e degli animali, nell’interesse delle future generazioni. Così “la via della sostenibilità” è inserita tra i principi fondamentali della nostra Costituzione".
"Mi sento di dire che l’Arma con le sue articolazioni è parte attiva nel perseguire gli obiettivi di questa sfida ecologica. Attenzione che si è ulteriormente rafforzata nel 2017. L’acquisizione delle competenze e delle risorse del Corpo Forestale dello Stato, una fra le più antiche e prestigiose Istituzioni del nostro Paese, ha fatto dei Carabinieri la più grande Forza di polizia ambientale d’Europa. Attualmente il Comando Unità forestali ambientali e agroalimentari, con circa 7000 donne e uomini, opera a tutela della qualità della vita e degli ecosistemi: dalla lotta alle ecomafie al contrasto all’inquinamento; dalla prevenzione incendi alla tutela delle acque; dalla contraffazione alimentare alle frodi comunitarie; dalla salvaguardia delle specie in via d’estinzione alla custodia delle riserve naturali e dei parchi. Si aggiunge poi l’impegno in campo internazionale per promuovere la sensibilità e la cultura ambientale per la salvaguardia del pianeta - continua - Il progetto di questo calendario porta la firma dell’agenzia Armando Testa con l’inconfondibile stile che fa della sintesi, del paradosso visivo e della ricerca sull’immagine la sua cifra stilistica da decenni. Ciascuna delle tavole artistiche del calendario parte da un elemento appartenente all’universo visivo dei Carabinieri, rivisitato e interpretato in una chiave iconica. L’obiettivo è raccontare i temi legati al quotidiano lavoro dell’Arma con un’impronta di eleganza, pulizia formale e sintesi visiva che ne accentua la componente istituzionale".
"Nascono così le dodici tappe di un percorso che svela l’importante azione dei Carabinieri a difesa dell’ambiente e del territorio del Paese, a protezione del patrimonio faunistico e vegetale nostrano, a salvaguardia di una civiltà agroalimentare che il mondo ci invidia. Le tavole artistiche dell’Armando Testa, con la direzione creativa esecutiva di Michele Mariani, sono accompagnate da 12 storie di impegno e tutela ambientale firmate da uno storyteller d’eccezione: il giornalista e scrittore Mario Tozzi. Primo Ricercatore del CNR, geologo e divulgatore scientifico, il celebre conduttore radiotelevisivo ha raccontato gli eventi, le attività e i progetti dell’Arma dei Carabinieri in modo rigoroso e coinvolgente. Un’attività che viene svolta, ogni giorno, non solo dall’Organizzazione forestale ambientale e agroalimentare dell’Arma - puntualizza Vincenzo Barbanera - Questa consapevolezza connota l’operato delle Stazioni sul territorio e degli oltre 100.000 Carabinieri, fedeli alle attribuzioni già sancite nelle Regie Patenti del 1816 e richiamate nel Regolamento Generale del 1822, ove al Capo V veniva attribuito ai CC il compito di 'arrestare i devastatori dei boschi o di qualunque raccolto delle campagne, come pure tutti coloro che fossero stati trovati nell’atto di guastare le strade, gli alberi piantati lungo d’esse, siepi'".
"Il nostro impegno non si ferma tuttavia alla prevenzione e alla repressione di reati e delle illegalità ambientali. Importante è il dialogo con le future generazioni, con le scuole, con i giovani, per sensibilizzarli su un tema così strategico. Questo è lo spirito del progetto nazionale 'Un albero per il Futuro', che prevede la donazione e la messa a dimora nelle scuole italiane, da parte dei Carabinieri, di migliaia di giovani alberi (dal 2020 ne sono stati già piantati circa 26.000) - conclude il Colonnello, Comandante provinciale - Fra questi, l'albero del giudice Falcone, un particolare fico che cresce nei pressi della casa del giudice simbolo della lotta alla mafia, le cui gemme sono state duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità Forestale di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo. Anche questo conta, anche questo aiuta. Anche questo è un doveroso gesto di attenzione verso i nostri posteri".