Non tutti sanno che in molti paesi europei esistono delle strutture che mettono a disposizione delle ragazze per passare qualche ora in compagnia. Spesso quando si pensa al business del sesso legale in Europa ci viene in mente il celebre quartiere a luci rosse di Amsterdam, ma esistono alternative molto più comode e vicine all’Italia. In questo articolo spiegheremo cosa sono gli FKK sauna club, dove sono e come funzionano.
FKK sauna club, cosa sono
Gli FKK sauna club sono delle strutture legali e regolamentate dai singoli stati, in cui i clienti possono recarsi e trovare la compagnia di bellissime ragazze. Le strutture non offrono solamente questo servizio, ma anche la possibilità di svolgere altre attività, da soli o con le ragazze. Gli FKK sauna club e i bordelli in Svizzera, ad esempio, sono dotati di ogni comfort: dal cinema al ristorante, dalle saune ai bagni turchi, dalla piscina alla sala bar. I clienti possono recarsi negli FKK sauna club per qualsiasi attività ricreativa, e scegliere se svolgerla in compagnia di una delle ragazze del club.
Come funzionano gli FKK sauna club in Svizzera
Gli FKK sauna club hanno un funzionamento molto simile in tutti gli stati in cui sono presenti, soprattutto Svizzera, Germania e Austria, ma se ne trovano diversi altri in alcuni stati del nord Europa, come si può vedere sul sito Gnoccatravels. Vediamo come funzionano gli FKK sauna club in Svizzera: i clienti pagano generalmente un biglietto d’ingresso per accedere alle strutture, poi se scelgono di passare del tempo in compagnia delle ragazze presenti, si accordano sul prezzo direttamente con loro. In molti luoghi all’interno degli FKK sauna club in Svizzera si può anche scegliere di stare nudi: si tratta di luoghi molto tolleranti e in cui i clienti possono rilassarsi e godersi dei giorni di vacanza.
FKK sauna club, arriveranno in Italia?
In Italia al momento non esistono FKK sauna club, poiché non esistono regolamentazioni nel settore della prostituzione. Infatti in Italia, nonostante la prostituzione sia legale, le lavoratrici non hanno la possibilità di mettersi in regola sotto il punto di vista fiscale, dopo che nel 1958 la legge Merlin ha chiuso le case cosiddette “di tolleranza” e ha deregolamentato il settore.