Il caso “acqua salata” ad Andora continua a preoccupare. Dopo l’incontro con i cittadini organizzato dal sindaco Mauro Demichelis a fine settembre e una prima riunione del comitato “Acqua Cara Bolletta” coadiuvato dalle Associazioni Assoutenti ETS e Onda Ligure Consumo & Ambiente ETS, ieri sera, 21 ottobre, questi ultimi sono tornati a vedersi per mettere al corrente gli utenti sugli sviluppi delle azioni intraprese in merito ai disservizi relativi all’approvvigionamento dell’acqua e alla depurazione dei reflui.
Rivieracqua tace, o quasi, visto che non ha risposto né sull’annullamento delle bollette di Andora e di Cervo per quel che riguarda la somministrazione di acqua potabile e sulla restituzione agli utenti della quota di depurazione della reflua corrisposta indebitamente per gli arcinoti problemi agli impianti di Andora e San Bartolomeo al Mare, né sul risarcimento in favore delle vittime dei disservizi. Solo un cenno affermativo, proprio nella giornata di ieri, è arrivato sull’adesione della negoziazione assistita.
Si parte quindi con l’esposto alla Procura di Savona, come ha spiegato nel corso della riunione l’avvocato Giulio Muzio, per contestare la truffa, l’inquinamento ambientale e l’abuso d’ufficio, con l’invito ai cittadini di firmare il documento, disponibile nei prossimi 15 giorni (per conoscere luogo e modalità, si può mandare un messaggio via Facebook o al gruppo Whatsapp)
“L’acqua è dei cittadini, non di Rivieracqua. È un bene universale, non è merce – spiega Sabrina Grassa, portavoce del comitato ‘Acqua Cara Bolletta’ -. Le nostre iniziative sono pacifiche, non vogliamo fare guerre, ma cerchiamo la collaborazione di tutti per tutelare i consumatori. La coesione e l’unità di intenti è molto importante, quindi più siamo, meglio è. Speriamo nel coinvolgimento della maggior parte delle persone toccate dal problema per risolvere”.
Nei prossimi giorni, come spiegato da Claudia Perlongo, ingegnere specializzata in emergenze idriche umanitarie, si procederà con la richiesta di accesso per effettuare una mappatura dei pozzi alluvionali o collegati alle sorgenti, per sondare eventuali soluzioni alternative.
“Importante chiarire che il nostro comitato e tutte le azioni intraprese e che intraprenderemo non sono contro il Comune di Andora – sottolinea Grassa -, che invece, attraverso la persona del sindaco e del vicesindaco, si è messo in ascolto delle problematiche che ci affliggono e riscontriamo un atteggiamento rispettoso e collaborativo. Noi andiamo avanti, perché la situazione è insostenibile”.
Per aderire alle iniziative, anche e soprattutto in ambito legale, è necessario la richiesta di tesseramento mandando un’email a ondaligure.CA@gmail.com
È possibile unirsi al comitato “Acqua Cara bolletta” su Facebook a QUESTO link ed entrare a far parte del gruppo Whatsapp QUI