Attualità - 19 ottobre 2022, 12:00

Pedonalizzazione vie di Savona, la minoranza attacca: "Iniziativa estemporanea, a meno di avere un elicottero, la città sarà più caotica"

L'amministrazione punta a liberare Corso Italia tra via Paleocapa e via dei Vegerio, via Mistrangelo, via Caboto, via Ratti, via Untoria e via Manzoni tra via Santa Maria Maggiore e via Paleocapa

La pedonalizzazione di alcune vie del centro di Savona disposte dal sindaco Marco Russo probabilmente per il prossimo dicembre era previsto che avrebbe creato polemiche e così è stato.

Non sono tardati ad arrivare infatti gli attacchi dei consiglieri di minoranza che hanno puntato il dito proprio contro la decisione dell'amministrazione di liberare Corso Italia tra via Paleocapa e via dei Vegerio, via Mistrangelo, via Caboto, via Ratti, via Untoria e via Manzoni tra via Santa Maria Maggiore e via Paleocapa.

Con l'ulteriore intenzione del comune di togliere il parcheggio di Piazza Mameli per riqualificare l'area, facendo sì che i cittadini utilizzino gli stalli presenti nel parcheggione di Piazza del Popolo. Iniziativa questa che ha attirato le critiche più focose.

"Sono sinceramente stupito, è una decisione presa su una cosa mai stata discussa in nessuna sede. Non c'è nessuna volontà di confrontarsi. La mia sensazione è di un'amministrazione che si sta dimostrando di non fare nulla e vuole far qualcosa per farsi vedere - attacca il capogruppo di Fratelli d'Italia Massimo Arecco - Ci vuole un'idea, uno sviluppo, un percorso, c'è grande preoccupazione perchè c'è non una grande riflessione, è un intervento fatto a spot. Fare un piano del traffico, io avevo fatto una bozza, ci vuole molto tempo, incontri, energie. Non so loro se l'hanno fatto, c'e il problema dei parcheggi, degli autobus, dei residenti, dei commercianti, ne hanno tenuto conto? Anche il mercato del lunedì, non si poteva aspettare a gennaio?".

"Bisogna capire se è un'ipotesi o una scelta già fatta. Mi viene spontaneo dire che quando si pensa di eliminare i parcheggi specialmente in una zona centrale come piazza Mameli si deve offrire un'alternativa ai residenti o a chi si reca da fuori, ma mi pare di capire che alternative non se ne vedono - critica il capogruppo di Toti per Savona Pietro Santi -  Sembra un'iniziativa estemporanea fatta e ideata solo per far vedere ai cittadini che questa amministrazione fa qualcosa quando invece non fa nulla. Se andasse in porto l'eliminazione dei parcheggi mi chiedo il lunedì quando tutta l'area di Piazza del Popolo sarà occupata dove si andrà a parcheggiare? Si vuole con questa parola di democrazia partecipata cercare di buttare un po' di fumo negli occhi delle persone ma vedo che le scelte sono state fatte senza consultare i cittadini, chi risiede in quella zona e i commercianti. È un altro duro colpo al commercio della nostra città".

"La 'fase 2' (ma è esistita una fase 1?) della giunta Russo inizia annunciando urbi et orbi pedonalizzazioni disordinate in zone casuali della città. Sono anni che ciclicamente torna fuori il tema, peccato che la mobilità di Savona abbia non pochi problemi: mancano i parcheggi, manca la viabilità,  mancano i mezzi pubblici, mancano i dati sul traffico,  manca il piano di mobilità, mancano le infrastrutture - dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle Manuel Meles - Nonostante ciò, nella giunta c’è una certezza granitica: si pedonalizzeranno diverse tratte della città. A meno di avere un elicottero, alle date condizioni, Savona sarà più caotica di prima, basti pensare che tutto il traffico che oggi ha diversi sfoghi (via Manzoni e corso Italia entrambe verso piazza Diaz, due vie che secondo il Sindaco verranno chiuse al traffico), finirà su piazza Mameli, anziché togliere le auto dal centro ce le si porta".

"Una dichiarazione che ha il sapore di una sparata propagandistica: la pedonalizzazione di aree della città è solo l’ultimo tassello di un delicato processo di pianificazione che, per legge, ma anche per logicità e coerenza del piano stesso, richiede l’analisi dei fabbisogni, processi partecipativi per raccogliere istanze e necessità delle persone, studi di fattibilità, definizione degli obiettivi, strumenti e risorse per perseguirli - continua Meles - L’adozione e la realizzazione di un Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) richiede mesi, richiede confronti veri (non tavoli in stanze chiuse), richiede professionisti specializzati e retribuiti (non il Campus). Infine sarà il Consiglio comunale a stabilire cosa approvare, dopo aver a sua volta audito i professionisti incaricati della redazione del piano (e non solo) ed effettuato il dibattito politico necessario. Dopodiché servono le risorse per attuare il piano: solo con una mobilità pubblica efficiente e adeguati spazi e piani di sosta si potrà conseguentemente procedere ad allargare le zone pedonali, mantenendo quelle deroghe (carico/scarico merci e disabili su tutti) di accesso necessarie a non isolare completamente residenze, uffici e attività".

"Il piano del traffico è forse l’atto che incide maggiormente sulla vita quotidiana delle persone e non può essere trattato con superficialità, ignorando i più banali processi logici e razionali per la sua redazione e politici ed economico-sociali per la sua eventuale approvazione - attacca il consigliere pentastellato - Il Sindaco nell’ultimo Consiglio ha attaccato la minoranza che 'annuncia le interpellanze sui giornali”, quando invece lui fa ben di peggio, visto che dà per fatto, con un guizzo di decisionismo, qualcosa che al Consiglio, cui spetta la decisione in merito alla pianificazione della mobilità, non è nemmeno lontanamente stato sottoposto nemmeno sotto forma di embrione in bozza.
Da un anno sentiamo parlare di tavoli su tavoli per qualunque decisione da prendere, purché non di reale impatto per la città, quando invece i processi di partecipazione, gli approfondimenti tecnici con professionisti incaricati e i dibattiti politici si rendono realmente necessari, ecco che il pacchetto viene già preparato e infiocchettato, a sto punto immagino che il tutto verrà approvato senza colpo ferire, come mero esercizio di stile e solo perché la legge impone che la decisione spetti formalmente al Consiglio comunale".

"Poche idee e confuse. La giunta Russo presenta il nuovo piano di pedonalizzazione urbana senza dare alternative ai residenti, che si ritroverebbero a parcheggiare i mezzi lontano da casa. Invece di parlare solo con le associazioni di categoria che - e lo dico da commerciante - rappresentano una parte dei negozianti savonesi, sarebbe il caso di interpellare la cittadinanza - il commento del capogruppo della Lega Maurizio Scaramuzza - Esprimo preoccupazione per chi ha un'attività nelle zone 'pedonalizzate'. Questi savonesi vedranno tante persone spostarsi verso i centri commerciali e supermercati. La Lega chiede la convocazione di un tavolo condiviso per parlare pubblicamente di questo progetto che al di là delle buone premesse, rischia di essere lacunoso".