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Attualità | 13 ottobre 2022, 07:50

13 ottobre No Bra Day: ecco perché c’è la Giornata Mondiale senza reggiseno

Data simbolo per sensibilizzare alla prevenzione del tumore al seno ed incoraggiare esami periodici e screening

13 ottobre No Bra Day: ecco perché c’è la Giornata Mondiale senza reggiseno

Oggi, 13 ottobre, è il No Bra Day, la Giornata Mondiale senza reggiseno. Nulla di legato alla liberazione sessuale, però, nessun sapore di femminismo, come verrebbe da pensare.

All’inizio ha avuto un significato meramente politico: un giorno in cui non indossare il reggiseno in segno di liberazione dalle convenzioni sociali, dalle costrizioni, dalla rigidità dei ruoli, da un certo tipo di retaggio culturale. Negli ultimi anni, invece, il No Bra Day da movimento di pensiero ha assunto una valenza più vicina ad un altro tipo di consapevolezza: a partire dal 2015 è stato, infatti, spostato da luglio al 13 ottobre per sottolineare con maggiore incisività l’importanza della prevenzione del tumore al seno. La data, infatti, non è stata scelta a caso.

Il No Bra Day cade proprio alla metà di ottobre, “il mese rosa” della prevenzione, dedicato alla lotta contro il cancro al seno, che colpisce in larga parte le donne. Così spogliarsi del proprio reggiseno diviene un importante gesto simbolico.

Il No Bra Day ha ben presto ottenuto un successo mondiale. Ogni anno le donne di ogni parte del mondo sono invitate ad utilizzare i propri canali social per postare una foto contenente l’hashtag #nobraday: in alcune di queste, i soggetti posano senza reggiseno.

Secondo i dati dell’Airc, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro, il tumore al seno colpisce 1 donna su 8 nell’arco della vita. È il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 29% di tutti i tumori che colpiscono le donne. È la prima causa di mortalità per tumore nelle donne, con un tasso di mortalità del 17% di tutti i decessi per causa oncologica del sesso femminile.

Scopo della giornata è richiamare l’attenzione sulla prevenzione e incoraggiare le donne a sottoporsi a esami periodici e screening, a imparare a svolgere l’auto-esame al seno per riuscire a riconoscere i sintomi del cancro al seno.

Certo, sarebbe bellissimo se non ce ne fosse bisogno. Ma, purtroppo, l’attualità ci insegna che di bisogno ce n’è, eccome.

Silvia Gullino

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