Sanità - 11 ottobre 2022, 19:24

Epidurale e interruzioni di gravidanza al San Paolo, Asl 2: "Al lavoro per ripristinare gli organici. Dignità e privacy delle pazienti sempre rispettate"

La replica dell'azienda sanitaria alle perplessità del consigliere regionale Arboscello sulla mancanza di possibilità di scelta dell'anestesia durante il parto e sulla commistione dei percorsi tra chi abortisce e le partorienti

Epidurale negata alle partorienti per una mancanza di personale specialistico non colmata in due anni di tempo. E' questa l'accusa lanciata nella seduta odierna del Consiglio Regionale dal consigliere dem Roberto Arboscello che non ha lasciato indifferente chi con la gestione del personale e dei pazienti ha a che fare in prima linea: l'Asl 2.

"La partoanalgesia è una procedura invasiva perimidollare utilizzata per il controllo del dolore da parto, è modulabile durante tutte le fasi del travaglio e quindi necessita di un costante monitoraggio da parte del personale sanitario durante l'evoluzione del travaglio stesso" spiegano nella loro nota dall'azienda sanitaria savonese specificando quindi come la procedura citata dal consigliere Arboscello, per la sua natura invasiva e delicata, richieda necessariamente la presenza di anestesisti esperti e interamente dedicati "una durata maggiore della fase espulsiva, un aumento di parti operativi (ventosa ostetrica e più raramente forcipe) in circa il 20% dei casi e un maggiore utilizzo di ossitocina endovenosa per aumentare e regolarizzare la frequenza delle contrazioni che solitamente si diradano".

"Nella Asl2 la partoanalgesia, fino al periodo precedente il fenomeno del Covid 19, veniva effettuata presso il punto nascita dell'ospedale San Paolo - si legge ancora - in epoca pandemica, per motivi di sicurezza delle pazienti e degli operatori, il servizio veniva sospeso e non veniva più riattivato a causa della successiva ulteriore riduzione del personale anestesista-rianimatore. Ad oggi l'organico del Servizio di Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale San Paolo di Savona (meno 8 unità rispetto al 2019) non permette  la ripresa della partoanalgesia in condizioni di sicurezza per la puerpera e per il neonato".

A questo proposito, inoltre, nel suo comunicato l'azienda fa sapere come "contrariamente a quanto affermato dal consigliere Arboscello, la convenzione per sopperire alla carenza di specialisti non è tra San Martino e Santa Corona ma tra San Martino e l'intera Asl2" e, nonostante l'attuale sede degli anestesisti in convenzione sia il Santa Corona "è prevista un'ulteriore sede al San Paolo appena l'organico lo consentirà".

Nella sua precisazione l'azienda savonese della sanità ricorda come la carenza di figure specialistiche si sia palesata nonostante un primo concorso indetto da Alisa nel maggio 2021 per destinare 10 anestesisti ad Asl 2 che invece ha potuto assumere 3 anestesisti (due assegnati a Pietra e uno a Savona) attraverso una seconda gara nel luglio dello stesso anno. "In questi giorni si sta provvedendo a contattare anche la specializzanda che ha sostenuto il concorso per valutarne la possibilità di assunzione" continua Asl 2 aggiungendo come non si ritenga inoltre, "che la riduzione dei parti presso il punto nascita di Savona sia esclusivamente dovuta alla assenza della partoanalgesia".

Altra questione sollevata dal consigliere Arboscello è stata poi quella riguardante le interruzioni volontarie di gravidanza e le stanze in cui vengono svolte, vicino a partorienti e neonati, lamentando in un certo senso poca sensibilità da parte di Asl2.

La procedura un tempo, fino a inizio pandemia, si teneva presso la SSD 'Day Surgery Multidisciplinare', una delle aree tra quelle che ha subito una riorganizzazione degli spazi a causa dell'emergenza Covid "per meglio affrontare l'emergenza e il rispetto dei percorsi" e che oggi accoglie pazienti afferenti a un'altra struttura.

"Da inizio emergenza, per le donne che si sottopongono ad IVG, si è comunque mantenuto un percorso dedicato e l'assistenza post intervento erogata presso la S.C. Ginecologia, in camere di degenza riservate, nel rispetto della dignità e della privacy. Detta struttura di assistenza è destinata alla donna con patologia ginecologica e allocata in altro piano rispetto a quello riservato alle partorienti" precisa nella sua nota l'Asl.

Che quindi chiosa: "Nell'immediato e nel prossimo futuro Asl2 continuerà a impegnarsi per ripristinare gli organici anestesiologici al fine di reintrodurre la partoanalgesia utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, e continuerà a preservare la dignità e la privacy delle pazienti che si sottopongono a IVG".