Un tavolo di lavoro sullo sviluppo con al centro principalmente le vertenze delle aziende in difficoltà della provincia di Savona e le opportunità che possono nascere nel savonese cercando di essere uniti per fare pressioni sui Ministeri.
Ieri pomeriggio in Provincia è stato fatto il punto per la costituzione di un gruppo operativo che veda coinvolti i sindacati, le organizzazioni datoriali (Unione Industriali, Confcommercio, Confersercenti, CNA, Confartigianato, Lega Coop, Confooperative Imperia Savona) e oltre all'ente provinciale anche i comuni di Savona, Vado Ligure, Albenga, Villanova d'Albenga e Cairo Montenotte.
"È necessario condividere questo tavolo locale sullo sviluppo economico perchè pensiamo e continuiamo a pensare che la nostra provincia ha delle straordinarie potenzialità che se non riusciamo a portarle a casa rischiamo di avere sul territorio grossi problemi - ha specificato Andrea Pasa, segretario generale della Cgil Savona - Vorremmo per una volta di cercare di avere uno strumento che eviti che i sindacati, i comuni, la Provincia facciano richieste uno ad uno per esempio per Sanac al Ministero ma che si faccia una richiesta unitaria".
"Lo strumento deve anche servire ad avere un'interlocuzione con i Ministeri interessati, abbiamo 32 richieste d'incontro a cui il Mise e il Mit non hanno mai risposto. C'e un corto circuito tra il livello regionale e nazionale che è spaventoso. Tutto ciò può servire per incanalare - ha continuato Pasa - Vorremmo inoltre che nel maggio-giugno 2023 non si iniziasse la solita favola che gli stabilimenti balneari non sanno dove trovare lavoratori ma che si creino percorsi formativi per essere poi pronti a pescarli lì. Sono 4 anni che non si impegna un centesimo".
"Dobbiamo darci un metodo provinciale di lavoro come già avvenuto in passato, sarà fondamentale sia per gestire le soluzioni più complicate che per progettare il futuro. Se il territorio riesce a fare sintesi è più semplice sviluppare le esigenze" ha detto Simone Pesce, segretario Cisl.
Le opportunità secondo quanto esposto eai sindacati sono le infrastrutture, l'area di crisi complessa e i fondi PNRR e le criticità invece Sanac e Funivie le più urgenti, poi Piaggio, Bombardier e LaerH.
"Forti delle proposte già fatte da Cgil, Cisl e Uil su infrastrutture nel 2021, sviluppo nel 2016, sanità nel 2020, salute e sicurezza nel 2022 e rinfuse sempre nel 2022 - spiegano unitariamente - Tutte piattaforme costruite dalle tre organizzazioni sindacali di Savona".
"Esisteva un tavolo, forse non era così esteso però ha portato risultati e ora bisogna rilanciarlo. Questo tavolo potrebbe aiutare a rilanciare il territorio e Sanac è il tema più delicato" ha specificato il sindaco di Vado Monica Giuliano.
"Ovviamente condivido l'obiettivo e ci mettiamo a disposizione, sono un gran fan di questi tavoli perchè in passato hanno portato risultati straordinari - ha puntualizzato l'assessore di Savona Francesco Rossello - Non si tratta di fare massa critica ma di presentare una visione e siccome non abbiamo rappresentanza a Roma e al momento in Regione, dobbiamo ora definire delle priorità.
Bisogna ritornare a ragionare come sistema".
Questo tavolo deve avere la necessità di parlare a più mondi e dovremo avere una grande visione che metta insieme tutti i comuni - il commento del sindaco di Cisano sul Neva e consigliere provinciale Massimo Niero - Bisogna parlare chiaro, saremo in carenza di rappresentanti politici e questo può essere un tavolo dove gli amministratori, le associazioni datoriali e i sindacati? possono sostituirsi in questo. Bisogna iniziare a lavorare ieri, non domani mattina".
"Dobbiamo portare a casa il risultato, abbiamo bisogno di una strategia d'insieme a corto, medio e lungo periodo" conclude il vicesindaco di Cairo Roberto Speranza.
"La proposta avviata dalle sigle sindacali territoriali di costituzione e convocazione del tavolo arriva alla luce della attuale difficile situazione economica, produttiva e sociale che purtroppo si sta delineando nel Paese - a causa anche di un repentino aumento di costi di materie prime ed energia - e al tempo stesso per dare risalto alle grandi opportunità di sviluppo del territorio che possono essere portate a valorizzazione, con l'obiettivo anche di ragionare su come limitare il più possibile le eventuali ricadute economiche negative su lavoratori e lavoratrici e valutare i termini di una possibile valorizzazione dei settori industriali più importanti e di uno sviluppo dei comparti strategici dell'economia territoriale", aggiunge il presidente della provincia Pierangelo Olivieri.
"Durante il confronto e con gli interventi dei partecipanti, si è evidenziata la necessità condivisa di “fare sistema, fare rete”: la creazione del tavolo di lavoro, che unisce i diversi soggetti, permette di creare una rete che possa coinvolgere tutti gli stakeholder, portando alla luce le opportunità, le possibili linee strategiche di sviluppo e le eventuali criticità del Nostro Territorio e lavorare assieme potendosi presentare con istanze organiche e armoniche, con un interlocuzione diretta, nei confronti delle istituzioni e autorità dei livelli superiori, anche ministeriali".
"La riunione si è conclusa con la unitaria decisione di innestare questo strumento e mettersi al lavoro, avviando gli atti di formalizzazione di quanto definito in sede di riunione con la sottoscrizione di un protocollo che possa definire le principali competenze del tavolo (le più ampie, concrete ed operative possibili), i soggetti coinvolti e le linee di sviluppo strategico con una prima traccia sostanziale dei temi e delle necessità da discutere che comunque potranno essere valutati e definiti secondo le esigenze. Un primo passo molto importante quindi che permette di portare la massima attenzione ai temi fondamentali per lo sviluppo economico-produttivo-sociale del comprensorio Savonese e sottolineare a tutti i livelli la voce unitaria del Territorio, lavorando per obiettivi comuni e che possano dare rilancio e sviluppo costruttivo nel tempo e con un'ampia visione a lungo termine", conclude Olivieri.
A breve verrà sottoscritto un protocollo per poi far diventare operativo il tavolo di lavoro.