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Attualità | 05 ottobre 2022, 16:51

Miasmi dal depuratore di Borghetto, i sindaci Canepa e De Fezza: "La problematica ha assunto proporzioni incontrollate, servono interventi incisivi ed immediati"

In una lettera congiunta, il primo cittadino borghettino e quello di Toirano auspicano l’attivazione di un sistema certificato di monitoraggio ambientale

Miasmi dal depuratore di Borghetto, i sindaci Canepa e De Fezza: "La problematica ha assunto proporzioni incontrollate, servono interventi incisivi ed immediati"

"La problematica legata ai miasmi generati dal trattamento dei reflui nel depuratore consortile di Cava Cappellotti, come già ripetutamente fatto presente in numerose assemblee e riunioni che a vario titolo ci hanno visti coinvolti nell’ultimo anno e mezzo, ha ormai assunto proporzioni incontrollate non più tollerabili e che necessitano di interventi incisivi ed immediati". Lo affermano Giancarlo Canepa, sindaco di Borghetto Santo Spirito, e Giuseppe De Fezza, sindaco di Toirano, in una comunicazione indirizzata al presidente della Provincia Pierangelo Olivieri, al presidente di Acque Pubbliche Savonesi Flavio Raimondi, alla presidente di Servizi Ambientali Barbara Balbo e per conoscenza al sindaco di Albenga Riccardo Tomatis e alla presidente di Servizi Comunali Associati Emanuela Preve.

"Il depuratore, come è noto, è sito lungo la S.P. 60 nel Comune di Borghetto Santo Spirito, non lontano dal confine con il Comune di Toirano - proseguono i sindaci - In seguito all’allacciamento, avvenuto a fine novembre 2020, al depuratore di Borghetto Santo Spirito di parte dei reflui del Comune di Albenga, in particolare di tutto l’abitato posto a levante del fiume Centa, la presenza di miasmi che prima era saltuaria e limitata in una porzione molto ristretta di territorio subito a ridosso degli impianti, è diventata più frequente giungendo spesso in zone densamente abitate e addirittura centrali del paese. Recentemente la Servizi Ambientali s.p.a. si è attivata con l’adozione di interventi sperimentali volti a contenere e limitare l’impatto olfattivo ma senza ottenere, purtroppo, risultati soddisfacenti".

"Con la presente, viste anche le previsioni contenute nell’attuale Piano d’Ambito che, temiamo, non potranno che peggiorare ulteriormente la situazione, siamo ufficialmente a richiedere che questa grave problematica venga presa in carico, sulla base delle specifiche competenze, dagli enti di governo dell’ambito, da A.P.S. s.p.c.a. e da Servizi Ambientali s.p.a. con l’attivazione di un sistema certificato di monitoraggio ambientale che, innanzi tutto, escluda possibili rischi per la salute delle persone e che, contestualmente, serva a mappare i luoghi in cui i miasmi causano situazioni di disagio sociale. Tutto ciò al fine di poter iniziare un percorso che porti prima possibile alla progettazione e alla realizzazione di efficaci sistemi di contenimento dei miasmi tramite idonei impianti di deodorizzazione" concludono Canepa e De Fezza.

Redazione

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