Politica - 05 ottobre 2022, 16:00

Formazione, Rossetti (Pd): “L’avvio di soli 12 corsi di formazione per Neet, su 153, per mancanza di domanda, conferma che il sistema regionale va modificato"

"Serve una nuova strategia basata sulla sinergia tra le parti, coinvolgendo giovani, enti di formazione, associazioni, centri per l’impiego e aziende in un rapporto sinergico, per far incontrare domanda e offerta"

“La risposta dell’assessore Berrino alla mia interrogazione sull’avvio di soli 12 corsi di formazione su 153, per i giovani under 29 che non studiano e non lavorano conferma che da parte della Regione in questi anni è mancata una strategia puntuale, in grado di permettere alle nuove generazioni di accedere a questi percorsi. Dire infatti che sono stati avviati solo 12 corsi per mancanza di domanda vuol dire che c’è un problema.

Se i giovani non hanno fatto richiesta, forse è perché oltre a un’informazione insufficiente o non del tutto adeguata, siamo di fronte a un sistema sbagliato che va modificato: i corsi professionalizzanti dovrebbero vedere un percorso partecipato che coinvolge i giovani, gli enti di formazione, il mondo associativo, i centri per l’impiego e le aziende, dove le varie parti collaborano fra di loro per offrire percorsi di formazione in linea con le richieste del mondo del lavoro puntando su centri per l’impiego che, non siano solo scatole piene di burocrazia, ma facciano incontrare domanda e offerta, svolgendo appieno il proprio ruolo di tramite tra l’azienda e chi cerca lavoro e viceversa”, spiega la sua proposta il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti che ha presentato un’interrogazione in consiglio sul programma Garanzia giovani.

“Non serve infatti annunciare di avere a disposizione un budget di 12,3 milioni di euro per i Neet se poi non si è in grado di investire quei soldi, perché è come non averli. Le cause di questo fallimento, però, non vanno cercate fuori dai confini regionali, come la Giunta invece sembra voler fare, ma sono tutte interne, come anche le soluzioni: va cambiato il sistema di accesso alla formazione e quello che fa incontrare domanda e offerta di lavoro”, conclude Rossetti.

Redazione