Politica - 04 ottobre 2022, 12:24

Ospedale di Albenga, Cangiano e Tomatis: “Casa di comunità? Vendita a privati? Non si può fare. Toti si confronti con il territorio e cambi rotta”

Le reazioni del primo cittadino di Albenga Riccardo Tomatis e del consigliere Giorgio Cangiano dopo le notizie apprese nel corso della trasmissione televisiva “PresaDiretta” su Rai 3

L’ospedale di Albenga è in vendita. Questo è quanto pare emergere dal servizio andato in onda ieri sera a “PresaDiretta”, su Rai 3.

Alla domanda della giornalista sul futuro dell’Ospedale Santa Maria di Misericordia, infatti, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti non ha potuto non ammettere, dopo essere stato incalzato in maniera precisa e puntuale (le precisazioni richieste sono scaturite, infatti, da una visita da parte di francesi interessati alla struttura alla quale la troupe televisiva ha assistito in diretta), che sarà realizzato un ospedale di comunità, una casa di comunità e che gli ulteriori spazi a disposizione potranno essere gestiti da privati (LEGGI LA NOTIZIA).

Occorre rimanere uniti e continuare a portare avanti la battaglia per il Santa Maria di Misericordia, una struttura nuova e all’avanguardia che non può e non deve diventare una ‘casa di cura’, un ‘ospedale di comunità’, o una ‘clinica privata’”, afferma il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis.

Le dichiarazioni sentite ieri sera mi hanno sbalordito e, per usare un eufemismo, innervosire, come credo sia successo a tutti noi – sono le parole con cui Giorgio Cangiano, ex sindaco di Albenga, oggi consigliere comunale nell’Amministrazione Tomatis, ha commentato la trasmissione televisiva Presadiretta andata in onda su Rai 3 -. Ho sentito che la visione per il nostro ospedale è quella di trasformarlo in ‘casa di comunità’, che è vero che sono previste nel Pnrr, ma per le zone dove non ci sono le strutture ospedaliere e non dove già esistono ospedali nuovi. Questa, penso sia una scelta sbagliata. Ancor più clamoroso è l’intenzione di cedere un’area del nostro ospedale a soggetti privati”.

È un errore, perché noi abbiamo bisogno di un ospedale che funzioni anche sull’emergenza. Inoltre, questo non può essere fatto da un punto di vista giuridico. Quando è stato firmato l’atto pubblico confermativo per il diritto di superficie tra il Comune di Albenga e l’Asl 2 - spiega ancora l'ex primo cittadino - era stato specificato in modo chiaro e inequivocabile che doveva essere mantenuta la destinazione ospedaliera e sanitaria pubblica del complesso, con controllo pubblico e se questo punto non fosse stato rispettato, avrebbe comportato la revoca del contratto riguardante la concessione di superficie. Quindi, questo, oltre a essere sbagliato, non può essere fatto”.

Il consigliere Cangiano ha concluso il suo intervento invitando Toti a un confronto diretto con il territorio, dove “non deve vedere un luogo ostile, ma siamo qua per fare scelte condivise che vadano in senso positivo, che portino avanti le nostre necessità. Muoversi diversamente, purtroppo, porta una serie di conseguenze sbagliate che stanno affliggendo, non solo la Sanità del territorio albenganese, ma di tutta la Liguria”.

Le scelte giuridiche fatte in passato, così come descritto dal consigliere Cangiano - aggiunge ancora il sindaco Tomatis -, sono state lungimiranti e andavano nell’ottica di tutelare i cittadini da una eventuale scelta di privatizzazione. Abbiamo elementi tecnici, giuridici e di buonsenso per sostenere che all’ospedale di Albenga debba tornare a essere pubblico, pienamente funzionante, con un reparto di emergenza h24 e con tutti quei reparti che fino a poco tempo fa erano presenti”.

Chiediamo al Presidente Toti di valutare tutti questi elementi e auspichiamo che il nuovo assessore alla sanità sia disponibile a rivalutare le scelte in materia di sanità condividendole con il territorio. Auspichiamo, infine, una chiara presa di posizione da parte di tutti i consiglieri regionali del nostro territorio su questo argomento”, conclude il primo cittadino.