Attualità - 03 ottobre 2022, 08:58

Caro bollette, la protesta a Vado davanti al comune: "Ruota che stritola tutti, Stato intervenga contro gli strozzini" (FOTO e VIDEO)

Sindaco Giuliano: "Remiamo tutti dalla stessa parte, faremo un'azione di sensibilizzazione"

 

Dar vita ad una lettera da indirizzare alle associazioni di categoria per poi avere la possibilità di organizzare una riunione e discutere della criticità che sta mettendo in ginocchio le attività produttive, ma non solo, anche i semplici cittadini.

Questa mattina un gruppo di commercianti di Vado ed in arrivo anche da Savona, hanno protestato contro il caro bollette davanti al comune vadese esprimendo al sindaco Monica Giuliano tutta la loro preoccupazione.

“Siamo la categoria colpita per prima per il momento in maniera più pesante ma è una ruota che gira e stritola tutti, adesso infatti i rincari colpiranno anche i privati. La politica è l’unico strumento con la quale si può tentare di intervenire in queste situazioni, non si può parlare di aiuti a chi non riesce a pagare le bollette perché i tassi che stanno applicando sono da usura, lo Stato non deve dare soldi per aiutare a pagare gli strozzini, ma deve intervenire sugli stessi” ha spiegato Claudio Arca, titolare del Centro Benessere La Belle Epoque. 

“Bisogna cercare di intervenire su chi alza questi prezzi artificiosamente, si mette in ginocchio infatti tutto il paese - continua l’esercente vadese - Non è solo una categoria ma si azzera un Paese, la nostra piccola goccia è soltanto per dare visibilità a questo malessere più che giustificato che speriamo che confluisca in un rio e poi in un torrente in piena per manifestare a livello molto più alto”.

"Sicuramente remiamo tutti dalla stessa parte, il problema della vostra categoria è un problema anche degli enti pubblici, ci sino comuni che risorse non ne hanno e quindi stanno spegnendo - ha detto il sindaco Monica Giuliano - Da parte nostra faremo un'azione di sensibilizzazione e speriamo si insedi presto il nuovo Governo, noi faremo la nostra parte. Rivolgetevi alle vostre associazioni di categoria, io ad Anci e facciamo sistema, allarghiamo la discussione. È una situazione complicata"