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Attualità | 30 settembre 2022, 19:46

Savona, via al percorso partecipativo con i savonesi per coinvolgere la città sul futuro di Palazzo Santa Chiara (FOTO)

I temi su cui i savonesi potranno esprimersi sono tre: che identità dovrà avere? Che servizi vorrei trovare in questo polo culturale? Che palinsesto culturale organizzare durante la fase del cantiere?

Savona, via al percorso partecipativo con i savonesi per coinvolgere la città sul futuro di Palazzo Santa Chiara (FOTO)

"Palazzo della Rovere si trasforma per diventare uno spazio ibrido e flessibile, in grado di aprirsi alle esigenze della cittadinanza, dove eventi e servizi innovativi coesisteranno con le tradizionali funzioni di biblioteca".

Questo pomeriggio il comune di Savona ha dato vita a FronteSpazio, il percorso partecipativo pensato per coinvolgere la città sul futuro di Palazzo Santa Chiara.

Il funzionamento è stato illustrato nel cortile dando così l'occasione per avere informazioni sul restauro e sul progetto partecipativo.

La costruzione di questo nuovo polo culturale – ha sottolineato l'architetto Andrea Canziani del Ministero della Cultura – è cofinanziata dal Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali del Ministero e i laboratori sono parte delle Giornate Europee del Patrimonio dedicate quest'anno al tema 'Patrimonio culturale sostenibile: un'eredità per il futuro' che riprendono lo slogan europeo 'Sustainable Heritage', scelto dal Consiglio d'Europa e condiviso dai Paesi aderenti alla manifestazione, e lo ampliano con una riflessione sul patrimonio culturale come eredità per le generazioni future”.

I temi su cui i savonesi potranno esprimersi sono tre: che identità dovrà avere Palazzo Della Rovere? Che servizi vorrei trovare in questo polo culturale? Che palinsesto culturale organizzare durante la fase del cantiere?

"Rispondere a queste domande partecipando a uno dei tre tavoli pubblici significa esprimersi su come rendere Palazzo della Rovere un polo culturale “vivente”, dove tutti possono entrare facilmente, senza pregiudizi, senza barriere psicologiche, fisiche o culturali - spiegano dal comune - Un polo socio/culturale che deve diventare un primo accesso agli altri luoghi culturali della città, un luogo che deve essere capace di dialogare con tutti gli interlocutori, sociali, educativi e culturali del territorio con i quali scrivere la nuova storia di questo bellissimo luogo".

Luciano Parodi

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