Politica - 30 settembre 2022, 07:20

"L'aborto è sempre una sconfitta", la proposta di legge di Fdi: "Nei reparti maternità associazioni pro vita"

I proponenti definiscono l'embrione “figli la cui vita, ancora nascosta, è in pericolo” e le donne alle prese con la scelta sull'interrompere o meno la gravidanze “madri, minacciate dalla solitudine, dall'ignoranza, dalla povertà, dalla paura”

L'aborto è sempre e comunque una sconfitta: per il figlio, che perde la vita; per la madre, che sovente, che sovente porta con sé un trauma per tutta l'esistenza; per la società, che viene privata del suo futuro”. È questa la premessa contenuta nella proposta di legge di Fratelli d'Italia in Regione Liguria sul tema dell'applicazione della legge 194 in tema di interruzione di gravidanza.

Fa ancora eco la decisione dei consiglieri di Fdi di non votare l'ordine del giorno del consigliere regionale Roberto Arboscello sul diritto della donna a scegliere. Il capogruppo di Fratelli d'Italia Stefano Balleari aveva rivendicato la scelta, spiegando che l'astensione era dovuta all'impossibilità di emendare l'ordine del giorno visto il parere favorevole della giunta. Balleari aveva rilanciato rispolverando la proposta di legge, ancora al vaglio della commissione firmata nel 2021 insieme ai consiglieri Veronica Russo e Sauro Manucci.

La proposta di legge è articolata in otto articoli e in nessuno si fa riferimento a quello che i rappresentanti di Fdi, in primis la leader e probabile presidente del consiglio Giorgia Meloni ripetono da settimane, ovvero che lo Stato, in applicazione della 194 debba garantire un supporto economico alle donne indigenti che si trovano di fronte alla scelta se abortire o meno.

In un passaggio i proponenti definiscono l'embrione figli la cui vita, ancora nascosta, è in pericolo e le donne alle prese con la scelta sull'interrompere o meno la gravidanzemadri, minacciate dalla solitudine, dall'ignoranza, dalla povertà, dalla paura”.

In concreto, nell'articolo 4, vengono promossi “interventi per la prevenzione e la promozione della salute e azioni per aiutare la donna a rimuovere le cause che possono indurre all'interruzione della gravidanza informandola, nel rispetto delle convinzioni etiche e dell'integrità psicofisica, sui suoi diritti, sulle possibili scelte, sugli interventi di carattere sociale cui può fare ricorso, sulle possibili soluzioni per prevenire aborti, abbandoni e infanticidi, nonché sul supporto di consultori, di altre strutture sociosanitarie operanti sul territorio regionale, nonché di organizzazioni di volontariato che operino nel settore dell'aiuto alla vita nascente”.

Proprio su quello che viene definito “supporto alla vita” si concentra la proposta di legge che nell'articolo 5 promuove la presenza gratuita “in prossimità del consultorio e/o del reparto di maternità oltre che adeguatamente segnalato al fine di renderlo agevolmente raggiungibile, di un idoneo locale per le organizzazioni di volontariato che operino nel settore dell'aiuto alla vita nascente”. La priorità per l'assegnazione del locale, in caso di pluralità di domande dovrà essere riconosciuta “alle associazioni operative a livello locale che siano espressione degli enti di volontariato di aiuto alla vita maggiormente rappresentativi a livello nazionale”.

La sintesi, contenuta nelle premesse, è insomma che per i proponenti: "la tutela e la promozione della vita umana costituiscono il fine e il fondamento di ogni attività legislativa".