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Politica | 29 settembre 2022, 10:45

Albenga, sull'ospedale attacco al sindaco dalla minoranza: "Inadeguato". Tomatis: "Avanti con più forza"

Con una proposta di delibera, i consiglieri Ciangherotti, Distilo, Porro e Roberto Tomatis hanno chiesto a Riccardo Tomatis le dimissioni da presidente del distretto sociosanitario perché "ha intrapreso una battaglia personale contro la Regione"

Albenga, sull'ospedale attacco al sindaco dalla minoranza: "Inadeguato". Tomatis: "Avanti con più forza"

Assurda, imbarazzante, offensiva, vergognosa e volgare: con questi termini è stata definita a più voci dalla maggioranza in Consiglio Comunale ieri sera, 28 settembre, la proposta di delibera firmata dai consiglieri di minoranza Eraldo Ciangherotti, Diego Distilo, Cristina Porro e Roberto Tomatis con cui hanno chiesto “di delegare altra persona diversa dal sindaco Riccardo Tomatis al ruolo di presidente socio sanitario distrettuale, alla luce del fatto che il sindaco di Albenga ha intrapreso da tempo una battaglia personale, non condivisa, contro tutto l’apparato regionale, non solo politico, ma anche amministrativo”. Uno scudo di protezione si è elevato a difesa dell’operato e del coraggio di Riccardo Tomatis che si sta impegnando attivamente per portare avanti l’istanza riguardante la riapertura del Pronto Soccorso al Santa Maria di Misericordia, dando voce a migliaia di cittadini esasperati. Una compattezza granitica. Un sindaco che non è stato scalfito dall’attacco, portabandiera di fatto di una lotta che dura da 12 anni. 

Premesso che la battaglia sul tema sanità è sempre stata condivisa dal sindaco con il territorio e i cittadini, con questa delibera i consiglieri di minoranza Ciangherotti, Distilo, Porro e Tomatis stanno dicendo che un Presidente della Regione, perché qualcuno lo contesta, è legittimato a non ascoltare un intero comprensorio?! Questa è una cosa di una gravità estrema”. Con queste parole il consigliere Giorgio Cangiano si schiera in maniera chiara e decisa, così come tutta la maggioranza e come il consigliere di minoranza Gerolamo Calleri che, pur decidendo di astenersi sulla votazione, non ha firmato la proposta di delibera, al fianco del sindaco Riccardo Tomatis.

Nella sala del consiglio ieri sera, mercoledì 28 settembre, erano presenti anche alcuni membri del comitato #senzaprontosoccorsosimuore che hanno voluto manifestare la loro vicinanza al primo cittadino e la condivisione della battaglia a tutela del diritto alla salute dei cittadini, non solo di Albenga, ma di tutto il comprensorio.

Quella per l’Ospedale e per un punto di emergenza ad Albenga (non importa se lo chiamiamo pronto soccorso, punto di primo intervento o in altro modo) - interviene il primo cittadino Riccardo Tomatis - è una battaglia condivisa con tutto il territorioPurtroppo su questo tema (su altri – precisa - il dialogo è costante con l’Ente regionale, sia con i tecnici che con la parte politica) il problema è ultradecennaleRosy Guarnieri fece una manifestazione 12 anni fa per l’ospedale di Albenga, durante l’Amministrazione Cangiano nella quale ero vicesindaco abbiamo provato in molteplici occasioni a chiedere un confronto con l’allora assessore alla sanità Sonia Viale e con il Presidente Toti senza mai avere riscontro”. 

Da sindaco ho provato in diverse occasioni a chiedere un dialogo sul tema, come comitato spontaneo pro ospedale ci siamo rivolti anche al Prefetto, ma la Regione non ha mai accettato un confronto. Non pensate quindi che il problema potrebbe essere la Regione? I consiglieri Ciangherotti, Distilo, Porro e Tomatis chiedono le mie dimissioni dal ruolo di presidente del distretto sociosanitario, che peraltro non si occupa prettamente del tema sanità e ospedale, dicendo che la mia è una battaglia non condivisa dimenticando forse che noi abbiamo fatto una cosa straordinaria: abbiamo dato il via ad un tavolo di lavoro permanente dove siedono persone rappresentative del territorio e che hanno dedicato la loro vita agli altri come il Presidente della Croce Bianca Dino Ardoino. Abbiamo ascoltato il parere dei tecnici e di medici che hanno condiviso con noi la necessità di avere un punto di emergenza ad Albenga. La nostra non è una richiesta che non si basa su dati concreti e studi specifici. Per riavere il pronto soccorso basterebbero alcuni reparti che peraltro ad Albenga, fino a pochi anni fa, c’erano. In nostro aiuto oggi viene anche la telemedicina e riteniamo che la collaborazione tra strutture ospedaliere (Santa Corona e Santa Mara di Misericordia) garantirebbe un migliore servizio a tutti i cittadini”.

“Solo per un miracolo, infatti, questa estate non è capitato nulla di grave - prosegue il sindaco -, ma molti pazienti decidevano di non curarsi piuttosto che andare ad aspettare ore al pronto soccorso di Pietra Ligure. Credo che questa sia una situazione inaccettabile nel 2022”.

Mai come in questa occasione e per questa battaglia il territorio si è mosso in maniera forte e concreta. Continueremo a farlo tutti insieme e condividendo sempre le scelte su questo tema sperando che, anche a seguito dei risultati elettorali delle elezioni politiche, presto possa essere nominato un nuovo assessore alla sanità con il quale avviare un dialogo e un confronto positivo. Noi continuiamo ad essere disponibili in tal senso e a metterci a disposizione per la difesa del diritto alla salute di tutti i cittadini”.

 

"Si è rivelato inadeguato nella gestione dei rapporti con Regione Liguria - attacca la minoranza -. Abbiamo semplicemente proposto di conferire delega  al consigliere comunale Giorgio Cangiano, sul cui nome non avremmo mai pensato che l'intera maggioranza votasse con parere contrario. Riteniamo che imbarazzante non sia stata la nostra proposta di sostituzione avanzata, bensì l'acredine con cui in oggi il sindaco Riccardo Tomatis ha deteriorato i rapporti con la Regione, spostando la discussione con Regione da un piano politico ad un piano personale, con conseguenti danni a tutta la collettività".

La risposta secca arriva dalla maggioranza e in particolare dal consigliere Cangiano, che sottolinea come “da sempre l’atteggiamento del Comune di Albenga è stato quello di cercare il dialogo e la collaborazione, ma quando si chiedono incontri e possibilità di confronto senza mai ottenere riscontri positivi è tutto molto difficile. La Regione ha preso ogni sua decisione sul tema sanità senza coinvolgere il territorio e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. I consiglieri Ciangherotti, Distilo, Porro e Tomatis forse ritengono che un atteggiamento ossequioso nei confronti di Toti potrebbe portare a riscontri positivi? Credo fermamente che questo modo di pensare sia profondamente sbagliato e forse, invece dovremmo fare ancora di più”.

Maria Gramaglia

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